Messina: "Modello Draghi? Nessuna alleanza con chi è ambiguo" - Live Sicilia

Messina: “Modello Draghi? Nessuna alleanza con chi è ambiguo”

L’assessore fa il punto sulla coalizione di centrodestra. E conferma: “Avanti con Musumeci”
L'INTERVISTA
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3 min di lettura

PALERMO – Musumeci bis? “Boia chi molla al grido di battaglia”, si sarebbe detto un tempo. L’assessore Manlio Messina, fedelissimo di Giorgia Meloni e regista dello sposalizio tra Musumeci e FdI, mette i puntini sulle i. Da Palazzo delle Aquile a Palazzo d’Orleans l’obiettivo è tenere unito il centrodestra: unico modello plausibile. Messina difende la bontà della ricandidatura di Musumeci e avverte i compagni di strada che coltivano il sogno inconfessabile del modello Draghi in salsa sicula: “Chi vuole l’ambiguità non avrà come alleato Fratelli d’Italia”. 

Assessore, partiamo da Palermo. Roberto Lagalla appare in difficoltà e Carolina Varchi sembra giocare il ruolo di piglia tutto tra chi non gradisce la candidatura dell’ex rettore. Conferma le indiscrezioni?

Confermo che la candidatura di Carolina Varchi è la migliore per il territorio ed è quella sulla quale punta Fratelli d’Italia. Come dico sempre deve essere la coalizione a chiudere, il ragionamento deve partire prima di tutto da un programma serio per Palermo, una città ormai allo sbando. Serve una coalizione unita e noi abbiamo avanzato la nostra proposta di candidatura: Carolina. Ciò non toglie che il nome di Lagalla è di alto profilo. 

Farete di tutto per non spaccare il centrodestra? Qualcuno aveva avanzato l’ipotesi di mettere in campo un modello Draghi che vi vedrebbe isolati. Lei quanto ci crede? 

Non sono loro che ci isolano, siamo noi che non stiamo con chi vuole un’ipotesi di coalizione Draghi. Noi siamo per una coalizione di centrodestra chiara e senza ambiguità. Chi vuole l’ambiguità non avrà come alleato Fratelli d’Italia. 

E alla Regione? Oggi Musumeci vedrà Cuffaro. Ci sono i margini per ricucire con quella porzione di centro?

Giorgia Meloni lo ha detto con chiarezza: Musumeci è il candidato migliore e come uscente ha tutto il diritto di ricandidarsi. Le candidature dei presidenti e dei sindaci uscenti non sono mai state messe in discussione, non vedo perché si debba mettere in discussione proprio quella di Musumeci che ha lavorato bene. 

Questa operazione non rischia di spaccare FdI?

Quale operazione?

Musumeci candidato con la benedizione di Giorgia Meloni.

No, il partito è compatto sulla ricandidatura di Musumeci: è la linea di Fratelli d’Italia, c’è poco da spaccare. C’è stato un dibattito interno e si è raggiunta un’unica linea. La linea è stata decisa in primis dalla nostra leader Giorgia Meloni: il candidato di Fratelli d’Italia è Musumeci. E ci auguriamo anche del centrodestra, anche in questo caso lavoriamo per compattare tutta la coalizione. 

Assessore, come procede l’intesa con Diventerà Bellissima? Conferma i malumori per l’ipotesi delle liste comuni?I malumori non nascono dal problema delle liste di cui nessuno, ad oggi, può sapere quale sarà l’andamento. Finora si è discusso di una confederazione che speriamo possa concretizzarsi e andare avanti nel più breve tempo possibile. Poi si vedrà, si vedrà quale sarà la coalizione che appoggerà Musumeci e se si faranno due liste: oggi è presto per discutere. Faremo il bene della coalizione e del partito per fare eleggere Musumeci presidente della Regione.


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