22 Luglio 2015, 18:57
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MESSINA – Il Messina non è mai stato così vicino alla Lega Pro. La lieta novella è arrivata direttamente stamani dalla Gazzetta dello Sport, che ha reso noto la chiusura delle indagini da parte della Procura Federale circa le inchieste “Dirty Soccer” e i “Treni del Gol”, portate avanti dalle Procure di Catanzaro e Catania. Nell’occhio del ciclone era finito il match del 18 aprile scorso al San Filippo tra i giallorossi e l’Ischia, che aveva portato agli avvisi di garanzia ai danni del patron Pietro Lo Monaco, dell’amministratore delegato Alessandro Failla e del direttore sportivo Fabrizio Ferrigno. Le posizioni dei tre dirigenti giallorossi sono state archiviate, mentre per quel match la procura Federale contesta al solo Gianluca Impellizzeri i reati di slealtà sportiva ed omessa denuncia. Se il Messina esce intonso da questa storia, così non è per otto società tra cui la Vigor Lamezia, il Catanzaro ed il Barletta, per cui è sono stati riscontrati gli estremi della responsabilità oggettiva.
Anomala la situazione dei pugliesi, che non si sono neanche iscritti alla prossima Lega Pro e che quindi non punteranno certo su una difesa all’ultimo sangue. Ma è chiaro come anche una sola retrocessione d’ufficio all’ultimo posto nell’ultima classifica, farebbe balzare il Messina al sest’ultimo posto che vorrebbe dire salvezza, con i giallorossi riammessi automaticamente tra i professionisti senza neanche fare domanda di ripescaggio. Uno scenario che potrebbe stravolgere il futuro societario, visto che c’è già chi è pronto a scommettere in un clamoroso dietrofront di Pietro Lo Monaco, voglioso di fare una squadra competitiva in Lega Pro. Dall’altro lato c’è invece una piazza esausta da questi tira e molla, ma anche degli acquirenti pronti a creare un nuovo corso. Per ogni operazione però bisogna prima mettere mano al bilancio, depositato le scorse ore presso la Camera di Commercio, ma che ancora rappresenta un mistero per gli acquirenti: “Al momento, registriamo una preclusione documentale che azzera qualsiasi iniziativa e ci lascia qualche dubbio, circa la concreta possibilità di Lo Monaco a mollare la società”, ha dichiarato il presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto.
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22 Luglio 2015, 18:57