24 Gennaio 2015, 17:48
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MESSINA – Otto anni e quattro mesi. Un tempo lungo, lunghissimo per una piazza come Messina che vice di calore e passione e cioè di derby. Di acqua sotto i ponti ne è passata da quel 20 settembre 2006, data dell’ultimo incrocio tra Messina e Reggina in terra siciliana deciso da una doppietta dell’attaccante giallorosso Christian Riganò. Certo il palcoscenico di domani sarà ben diverso, allora si lottava per la permanenza in massima serie mentre ora in ballo c’è la salvezza in Lega Pro. La classifica parla chiaro, Messina quintultimo a chiudere la griglia dei playout e amaranto fanalino di coda, ma il derby è soprattutto “mors tua vita mea” e questo Pietro Lo Monaco lo sa: “E’ una partita che sfugge alle logica perché porta con se un carico nervoso particolare – ha dichiarato il patron giallorosso – è giusto che Alberti parli di vittoria, ma noi domani non giocheremo mica per perdere. Venderemo cara la pelle per conquistare tre punti fondamentali, che ci permetterebbero di preparare al meglio un ciclo di parte sulla carta proibitive”. Eppure la sfida con i rivali di sempre, sembra quasi passare in secondo piano davanti agli enormi problemi che sta incontrando il patron giallorosso e che ha fatto presente anche alla vigilia di una gara così importante: “Purtroppo tornassi indietro non acquisterei il Messina – ha attaccato – mi duole ricordare per l’ennesima volta che l’Acr è il figlio di nessuno. Purtroppo ci sono stati imposti dei costi di gestione degli impianti esorbitanti, da più di un anno il Comune ci ha letteralmente abbandonati e stiamo andando avanti solo con le nostre non infinite risorse. Domani pubblico delle grandi occasioni? Ho rabbia, perché gli spettatori che verranno domani vorrei sapere come mai le altre volte sono rimasti a casa o a vedersi la partita in diretta su Sportube e non ci si rende conto che giochiamo un campionato difficile e dispendioso”.
Da questo mercato il Messina è una squadra sicuramente migliorata sotto il profilo tecnico, ma i soli tre arrivi a fronte delle numerose partenze l’hanno indebolito numericamente e pure domani si dovrà attingere in maniera sostanziosa dalla Berretti: “La squadra messa in piedi durante il mercato estivo è di valore, poi può capitare che qualche elemento non dia seguito alle aspettative – ha dichiarato – Eccezion fatta per Bucolo, Vincenzo Pepe e Bjelanovic non sono andati via dei titolari . L’addio di Bucolo mi ha fatto male perché a noi aveva comunicato che voleva smettere con il calcio invece ha accettato l’offerta del Martina Franca. Non abbiamo nulla da rimproverarci, il nostro campionato è in linea con le aspettative anche se meritavamo qualche punto in più”. Per Gianluca Grassadonia uomini contati e obbigati anche domani, dove in difesa è prevista la conferma dei quattro di Aprilia. In mezzo, vista la squalifica di Mancini, probabile arretramento di Ciciretti sulla mediana insieme ad Izzillo e Damonte mentre davanti Corona dovrebbe essere supportato da Bonanno e Orlando.
Probabili Formazioni
Messina (4-3-3): Iuliano; Donnarumma, Altobello, Stefani, Cane; Izzillo, Damonte, Ciciretti; Orlando, Bonanno, Corona. All. Grassadonia.
Reggina (4-5-1): Kovacsik; Ungaro, Cirillo, Di Lorenzo, Aronica; Insigne, Maimone, Armellino, Condemi, Masini; Louzada. All. Alberti.
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24 Gennaio 2015, 17:48