24 Febbraio 2016, 12:37
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MESSINA – Un silenzio che fa rima con riflessione, ma che fa rumore tanto quanto le chiacchiere dei giorni scorsi. Diciamolo subito, la crisi societaria in casa Messina non è superata semplicemente perché i nodi non sono ancora stati sciolti. Adesso scende in campo il presidente Natale Stracuzzi, che ha già respinto le dimissioni dei sei componenti della società (il d.s. Christian Argurio, il direttore generale Lello Manfredi, i responsabili dell’area comunicazione Vittorio Fiumanò e Fabio Formisano, i responsabile dell’area marketing Luigi Larizza e il delegato per la sicurezza Giovanni Leone), nella speranza di temporeggiare per far placare i venti di tempesta.
I sei avevano rimesso il proprio mandato nelle mani del Consiglio d’Amministrazione, che però non si riunirà per discutere del caso. La volontà del patron è quella di affrontare di petto la situazione per ricucire un rapporto che con il passare dei giorni diventa sempre meno insanabile. Non è ancora ben chiaro quando, ma sicuramente a stretto giro, Stracuzzi avrà un faccia a faccia con Manfredi ed Argurio, dove saranno chiariti i punti di questa spinosa vicenda. Sul piatto ci sono i rapporti all’interno della società peloritana, dove nonostante i ruoli ben definiti troppe volte ci sono state interferenze e prevaricazioni.
A quanto pare non sono piaciuti alcuni comportamenti del vicepresidente Pietro Gugliotta e del responsabile del settore giovanile Antonino Micali, mentre non entusiasmerebbe neanche il possibile ingresso in società di Pasquale Leonardo, presente in tribuna al San Filippo durante il match con la Paganese. Il tempo cura ogni malanno, forse è proprio a questa massima che cerca d’ispirarsi Stracuzzi, che potrebbe chiarire quanto avvenuto in questi giorni caotici proprio in un incontro con la stampa.
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24 Febbraio 2016, 12:37