Meta c5 schiacciasassi | Nove gol rifilati al Matera

15 Gennaio 2017, 12:19

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MATERA – Una vittoria netta e senza troppi fronzoli per la Meta C5. La formazione di Samperi riprende il cammino lasciato dalla vittoria contro Noicattaro nell’ultima giornata del 2016 e riprendono anche il 2017 sotto il segno dei tre punti. Un successo come dicevamo senza storia in quel di Matera contro il Real frutto di un divario tecnico notevole nonostante le assenze pesanti per i puntesi di Kapa e capitan Musumeci e gli infortuni dopo pochi minuti di Baptistella e Tornatore per di più con una panchina senza sostituti tra i pali.

Quattro reti nel primo tempo e cinque nella ripresa e girandola di cambi ma soprattutto la bellezza nel vedere esordire con minutaggi importanti i tanti giovani del vivaio Meta. Punteggio sicuramente importante ma reso meno pesante dal numero uno del Matera Petronella giovane molto interessante. Meta che sbloccava la gara con il migliore in campo Schacker abile a battere il numero uno avversario dopo appena cinque minuti e un autentico tiro a bersaglio scagliato fino a quel momento. Dopo tre minuti applausi a scena aperta per lo splendido gol di rara bellezza e che solo lui può fare firmato Baptistella che dopo una combinazione con Scheleski chiudeva in rete il raddoppio. Il tre a zero era solo logica conseguenza e ancora Schacker di potenza firmava il tris prima del poker in chiusura di tempo del solito ed imprescindibile Vega. Nel mezzo da sottolineare l’infortunio a Tornatore che rimaneva in campo per l’assenza di sostituti tra i pali in panchina e produceva una parata da urlo sull’unica vera azione avversaria e Baptistella che si fermava per noie muscolari forse fisiologiche.

Nella ripresa Samperi dava spazio praticamente a tutta la panca e soprattutto ai giovani come La Rosa, Toledo e Nicolosi. La Meta partiva come un rullo compressore con Bum Bum Scheleski che in un minuto metteva dentro una sontuosa doppietta prima del settimo sigillo al settimo del baby La Rosa e il doppio sigillo sessanta secondi più tardi ancora di Schacker che chiudeva una super prestazione con un poker personale.