15 Febbraio 2013, 12:42
2 min di lettura
MOSCA – Da una prima ricostruzione sarebbero almeno 500 i feriti in seguito lall’esplosione nell’atmosfera di un meteorite. Almeno tre i feriti gravi, a riferirlo il ministero dell’Interno russo. La zona investita dall’onda d’urto è piuttosto ampia. Le finestre e i vetri di molti edifici sono letteralmente esplosi ferendo centinaia di persone. Per i servizi di sicurezza locali non ci sono stati innalzamenti nei livelli di radiazioni e sembrerebbe che nemmeno i siti di stoccaggio di materiale nucleare non siano stati colpiti.
Dalle primissime informazioni i feriti avrebbero riportato lesioni e tagli a causa dei vetri andati in frantumi per la potente onda d’urto creata dall’impatto del meteorite. Le fonti ufficiali di Mosca però affermano che non si sia trattato di uno sciame di meteoriti ma piuttosto dell’esplosione di un singolo meteorite che si è disintegrato nella parte bassa dell’atmosfera.
E le polemiche non tardano ad arrivare: il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di inviare degli specialisti della protezione civile sul luogo, criticando il sistema già esistente, considerato evidenmtente “non del tutto efficace”. Il primo ministo russo Medveded invece ha dichiarato al Forum economico di Krasnoyarsk che l’economia è vulnerabile, così come il pianeta.
La storia dei meteoriti sulla terra affonda però le sue radici nell’antichità: sumeri, egizi, greci e cinesi hanno tracciato una storia del passaggio di questi corpi celesti sul nostro pianeta. In antichità la caduta di un meteorite era cosa diffusa e nacque una venerazione nei confronti di una natura soprannaturale e considerata sara in quanto proveniente da altri mondi. L’ultima pioggia di meteoriti in Italia si verificò nel 1749 a Siena: un meteorite precipitò a sud-est della città del Palio e molti studenti si recarono sul luogo, studiando per la prima volta scientificamente il luogo.
Secondo i dati dei servizi speciali potrebbero cadere sul territorio di Chelyabinsk altre due nubi di meteoriti, fra qualche ora e all’approssimarsi della notte. Le autorità hanno esortato i cittadini a rimanere in casa, onde evitare di mettere a rischio la proprio incolumità: secondo il portavoce della regione militare degli Urali Yaroslav Poshiupkin sulle sponde del lago Chebarkul sarebbe stato trova un cratere di 6 metri. Le città colpite in tutto al momento sono sei: il Ministero ha messo in stato d’allerta ventimila uomini e tre velivoli.
Pubblicato il
15 Febbraio 2013, 12:42