“Mi tolgono la divisa| ma non la dignità”

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01 Dicembre 2010, 12:53

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“Probabilmente riusciranno a togliermi la divisa da poliziotto ma non saranno capaci di annullare la mia dignità di uomo e l’ostinazione per la ricerca della Verità”. Sul suo blog, Gioacchino Genchi, poliziotto e consulente di molte procure, ha commentato con queste parole la sua destituzione definitiva dalla Polizia di Stato, che sarà decretata questa mattina durante il Consiglio Centrale di Discplina, presso la sede del Ministero dell’Interno.

Ieri Genchi aveva pubblicato sul suo blog gli atti del provvedimento disciplinare avviato nei suoi confronti il 22 marzo 2010, che lo aveva “sospeso cautelarmente dal servizio” e che lo aveva posto sotto indagine disciplinare. L’accusa è quella di aver “rilasciato dichiarazioni, gravemente lesive del prestigiodi Istituzioni dello Stato poi rilasciate su organi di stampa nazionali”. A determinare il provvedimento, le dichiarazioni rilasciate da Genchi in due occasioni: il convegno svoltosi a Cervignano del Friuli del 6 dicembre 2009 e nel corso del congresso dell’Italia dei Valori del 6 febbraio 2010 a Roma.

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In quest’ultima occasione Genchi aveva affermato che “nel lancio della statuetta del duomo di Milano a Berlusconi non c’è nulla di vero. La mia esperienza in polizia e i video che tanti giovani propongono su youtube mi fanno capire che nel lancio non c’è nulla di vero”. “Ringrazio di cuore gli amici che mi sono vicini in uno dei momenti più difficili della mia vita – ha scritto ancora Genchi nel post di questa mattina – Affronterò il giudizio con la serenità con cui ho sempre svolto il mio lavoro e con l’orgoglio di chi non rinnega i suoi principi”.

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01 Dicembre 2010, 12:53

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