Micari torna, un docente si dimette | “Un rettore non può fare politica” - Live Sicilia

Micari torna, un docente si dimette | “Un rettore non può fare politica”

Il rettore dell'Università di Palermo Fabrizio Micari

Il direttore del centro d’eccellenza AteN lascia: “Un errore restare alla guida dell’Ateneo”

PALERMO - IL DOPO ELEZIONI
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PALERMO – Dopo la campagna elettorale, ecco i primi, e sotto certi aspetti prevedibili contraccolpi per il rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari. Maurizio Leone, un docente a capo dell’Aten center, una struttura d’eccellenza dell’Ateneo ha deciso di rassegnare le dimissioni da quel ruolo.

E i motivi della scelta sono molto chiari e hanno a che vedere proprio con l’impegno politico di Micari. “Le motivazioni alla base di questa mia sofferta decisione – scrive in una lettera inviata proprio a Micari – sono legate ad una differente maniera di intendere i rapporti tra le responsabilità di un Rettore e le seppure lodevoli iniziative dell’uomo politico. Non trovandomi io in sintonia con la Sua decisione di mantenere la carica di Rettore – prosegue – malgrado il Suo evidente impegno politico, ed essendo stato nominato direttamente da Lei alla carica di direttore di ATeN, per rispetto nei Suoi confronti e dell’intero Ateneo, e per coerenza con me stesso, non posso che dimettermi”.

È uno dei primi segni “formale” dei malumori che circolano all’Università di Palermo da quando Micari ha deciso di candidarsi e contemporaneamente di mantenere la carica di rettore, solo “congelata” per un paio di mesi dallo strumento del congedo.

Dimissioni, quelle del professore Leone, che arrivano solo oggi per una questione, spiega, di opportunità. Per evitare, insomma, qualche strumentalizzazione: “Lo faccio solo adesso – prosegue nella sua missiva a Micari – quando ormai la recente tornata elettorale si è conclusa, ad evidente esclusione di ogni carattere politico/partitico di questa mia decisione”.

Così, addio alla guida dell’Aten, un acronimo che sta per “Advanced Technologies Network Center” una importante struttura che si occupa di ricerca e che è “in grado di fornire – si legge sul sito ufficiale dell’Ateneo palermitano – servizi d’eccellenza al settore pubblico e privato”. Ne fanno parte biologi, biotecnologi, chimici, fisici, ingegneri, medici ed informatici che “operano insieme per generare conoscenze di elevato valore tecnologico e prodotti competitivi per il mercato nazionale e internazionale”. Il centro, si legge sempre sul sito dell’Università “vuole essere un punto di riferimento per nuove idee progettuali e nuove attività di trasferimento tecnologico per l’Ateneo e per i ricercatori e le aziende della Regione Sicilia e delle regioni del Mediterraneo. La struttura è in grado di attrarre i migliori ricercatori a livello mondiale, offrendo loro strumenti e competenze d’avanguardia per la produzione e l’analisi di tecnologie avanzate”. Da oggi, quel centro è senza un direttore.

La replica del rettore Micari

“Era un mio delegato, nel senso che dirige un centro di servizi dell’ateneo su mia nomina, ha deciso di dimettersi, mi ha inviato una lettera – dice il rettore di Palermo Fabrizio Micari all’ANSA – E’ una sua scelta, che rispetto, ma francamente non capisco il collegamento tra la direzione di un centro servizi con compiti gestionali e a carattere scientifico per l’ateneo e il fatto che mi sia candidato alla Presidenza e conclusa l’esperienza, che ha avuto un esito negativo, sia tornato a fare il rettore. Gli avevo dato la mia fiducia, da parte mia non è cambiato nulla. Provvederò alla sua sostituzione”.


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