23 Marzo 2014, 12:22
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GELA (CALTANISSETTA) – Forza Italia tenta di risorgere dalle ceneri anche a Gela. E questa mattina all’Hotel Peretti sfilata di parlamentari, senatori ed esponenti politici della casacca berlusconiana. Un appuntamento organizzato dal forzista medico gelese Enzo Pepe e da Ignazio Russo, Presidente del Club locale ‘Forza Silvio’ a cui ha risposto anche Caltanissetta, presente in massa alla convention.
Il coordinatore regionale della Sicilia Vincenzo Gibiino ha sottolineato che “la tappa di Gela vuole riprendere la volontà di riavviare la macchina del partito”. “In Sicilia – dice – abbiamo già oltre 1300 club ‘Forza Silvio’, tutti seguiti dal Presidente Berlusconi. La Sicilia è prima in Italia per club. Il nostro partito ha un simbolo identico ma una filosofia diversa”.
Gibiino ha poi fatto riferimento a Crocetta “diventato Presidente in un momento particolare di astensionismo e grave sfiducia. Ma ora – dice – siamo nell’immobilismo assoluto. L’ho denunciato a Taormina la scorsa settimana e a distanza di poche ore lo hanno ribadito la Cgil e Confindustria. La Sicilia non sfrutta i fondi Europei, non conosce finanza di progetto che valorizzi beni monumentali ed incentivi il turismo e gli assessori non hanno idee chiare. Insomma, non esiste una programmazione concreta che vada al dj la del programma elettorale”. Ma il coordinatore regionale precisa di non avercela contro Crocetta governatore “ma contro la sua azione”.
L’idea delle primarie è “inutile”, aggiunge “perché non sono mai state un patrimonio del Pdl, né lo saranno di Forza Italia perché abbiamo sempre avuto un leader che ha saputo raccogliere ampi consensi”. Forza Italia si dice comunque “pronta a dialogare con le forze moderate di centro destra”.
Tra i relatori Gianfranco Miccichè che non le manda certo a dire a Crocetta: “La sinistra ha fatto tanti danni in Sicilia. Poi Crocetta viene da qui – riferendosi a Gela – più disgraziati di voi, credo non possa esserci nessuno. Questo Presidente è riuscito ad immobilizzare la Sicilia. Il numero dei licenziati – prosegue – al di là della crisi è cresciuto tantissimo, non è riuscito a far partire un solo bando, abbiamo perso i fondi europei. È un disastro. Fa un mestiere che non è in condizione di fare e mi dispiace per i siciliani, sta facendo del male”.
Sul ruolo antimafia Miccichè ammette che “non c’è dubbio sul suo valore. Ma una cosa è fare il Presidente, un’altra è fare il carabiniere e scoperchiare verminai. Sicuramente da Presidente ha il dovere di farlo ma ha anche il totale dovere di fare funzionare la Sicilia non facendo morire la Sicilia che funziona e che lavora”.
“Forza Italia vuole fare opposizione costruttiva in maniera decisa – dice invece l’europarlamentare Salvatore Iacolino-. In Sicilia ci si misura concretamente con un fallimento politico, un disastro assoluto legato anche al mancato utilizzo dei fondi europei come occasione di sviluppo”.
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23 Marzo 2014, 12:22