25 Novembre 2012, 19:32
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PALERMO – Lui ha promesso di portare squadra e staff a cena, per il momento sono i compagni, i tifosi e la stampa a celebrarlo. Con la perla che ha permesso al Palermo di sbloccare il risultato nel derby contro il Catania, Fabrizio Miccoli ha raggiunto il traguardo dei cento gol in serie A.
Un numero ragguardevole che consente al Romario del Salento di agganciare Pierino Prati al 73esimo posto nella classifica marcatori di tutti i tempi del massimo campionato. I gol del capitano del Palermo raramente passano inosservati, spesso costituiscono delle vere e proprie gemme da fare vedere ai ragazzi che si approcciano al calcio.
Entra di diritto nel novero delle reti più belle realizzate da Miccoli, il colpo da centrocampo messo a segno contro il Chievo lo scorso 30 settembre. Precisione, potenza e forse anche quel pizzico di follia che permette al campione di distinguersi.
Un altro pezzo di bravura del capitano del Palermo è la fucilata che il 26 settembre 2007 piegò le mani a Kalac al 93′ in un Palermo-Milan terminato 2-1 per i padroni di casa. I rossoneri costituiscono il bersaglio preferito dal salentino, basti ricordare il destro a giro con palla all’angolino nel trionfo rosa per 2-0 alla Scala del calcio il 13 dicembre 2009.
Grandi gol anche nei derby col Catania, oltre a quello di ieri. Il 12 aprile 2008 un calcio di punizione “a foglia morta” annichilì Polito facendo esplodere di gioia il “Barbera”. Da applausi anche il destro a giro telecomandato con cui Miccoli si prese gioco di Manninger nello 0-2 del 28 febbraio 2010.
Un’altra cartolina all’allora commissario tecnico Lippi l’ex attaccante del Benfica la mandò il 27 marzo del 2010. Nel match interno contro il Bologna, infatti, segna la sua prima tripletta in rosanero; bello in particolare il primo gol segnato a Viviano.
Significativo il gol siglato a Cesena il 21 novembre dello stesso anno con un gran destro a giro su assist di Cassani. Fu il primo timbro dopo l’infortunio rimediato nella sfida Champions del campionato precedente contro la Sampdoria. Prima del confronto coi blucerchiati, decisiva fu la rete sul campo del Siena, il 2 maggio, nel 2-1 che permise al Palermo di mantenere intatte le chances di qualificazione al massimo torneo continentale per club.
Di rara potenza il calcio di punizione all’incrocio dei pali con cui diede un dispiacere al suo Lecce il 6 febbraio del 2011. Restando in tema di tiri piazzati, da ricordare anche il gol realizzato al Livorno il 2 settembre 2007 con un destro chirurgico che non lasciò scampo all’estremo di casa. Il piedino fatato del giocatore pugliese risultò indigesto ai labronici anche il 7 marzo di tre anni dopo, quando i rosa si imposero proprio grazie ad un preciso destro a giro del Romario del Salento.
Pregevole anche il centro messo a segno in un Palermo-Fiorentina dell’8 dicembre dello stesso anno. Assist “no look” di Amauri e tocco sotto del numero 10 ad eludere l’intervento di Frey.
Indimenticabile la tripletta rifilata all’Inter nel 4-4 dello scorso febbraio: per il capitano del Palermo anche un gol di testa, non certo uno dei pezzi principali del repertorio di un calciatore che ha sempre convissuto con l’etichetta di attaccante tascabile.
Altro 4-4 e altra tripletta alla penultima giornata del campionato precedente contro il Chievo: memorabile la mezza rovesciata che fece andare in visibilio i propri tifosi, per i quali capitan Miccoli è un idolo. Un idolo da cento gol.
Scegliete la rete più bella realizzata dall’attaccante salentino commentando nello spazio sottostante.
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25 Novembre 2012, 19:32