04 Dicembre 2012, 16:03
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PALERMO – A tutto campo, come piace a lui. Dalla partita persa a Milano a quella di domenica prossima contro la Juventus, per passare ovviamente dal rinnovo contrattuale. Fabrizio Miccoli, ospite di “Mattina Sport” sulla Rai, ha affrontato vari temi.
Il ‘Romario del Salento’ parla del suo rinnovo contrattuale: “Dobbiamo ancora discutere, da parte mia c’è la volontà di restare a Palermo e, al momento, dico che sono piuttosto ottimista ma non so quello che succederà – ha spiegato il capitano rosanero – parlano le carte: ho un contratto in scandenza a giugno e sicuramente sino a giugno resterò, poi potrei rinnovare e finire qui la carriera oppure andare da un’altra parte. Sinceramente sono io che non voglio affrontare l’argomento in questo momento. La priorità riguarda la situazione della squadra che deve conquistare punti salvezza. Quando il Palermo navigherà in acque più tranquille e avrà centrato l’obiettivo ci sarà tempo e modo per discutere del mio contratto. In questo momento ci sono cose più importanti”.
In vista c’è la sfida contro i bianconeri della Juventus: “È il peggior avversario che potesse capitarci, ma con il tempo e l’esperienza ho imparato che tutte le partite vanno giocate. Noi saremo molto concentrati e cercheremo di ottenere più punti possibili. Spero di giocare con continuità e di stare bene. Con la Juve ci sarò sicuramente poi se scenderò in campo lo deciderà il mister ma in ogni caso gli parlo io. Scommettere sul risultato di Palermo-Juve? Prevedo un 2-1 per noi, marcatori io e Brienza, per la Juve rete di Pirlo”.
C’è rammarico invece nelle parole di Miccoli per la gara persa con l’Inter: “Contro di loro abbiamo fatto una grande partita, peccato per la sconfitta, sicuramente meritavamo qualcosa in più”.
Ovvia una domanda sui cento gol realizzati in serie A: “Ricordo molto volentieri quelli al Milan e al Como segnati con la maglia del Perugia, quello all’Udinese con la Fiorentina e quello al Parma con la maglia della Juve? Con il Palermo? Ce ne sono tanti, il gol realizzato alla Juve, quello al Catania e ancora quello contro il Chievo da 41 metri. Il primo con il Perugia segnato alla Reggina? Ne è passato di tempo ma lo ricordo molto volentieri, è un bellissimo ricordo”.
Sui derby con il Catania il Pibe di Nardò è nostalgico: “Ricordo molto volentieri il gol su punizione del 2008 e anche quello della scorsa stagione anche se abbiamo pareggiato. Il derby mi ha dato anche dei dispiaceri con delle brutte sconfitte. Con i tifosi etnei c’è rivalità, io non sto simpatico a loro e loro a me ma è una rivalità sana e sportiva ed è giusto che sia così”.
Chiosa finale sui tanti allenatori che in questi anni ha incontrato nel suo cammino: “Gli allenatori con cui ho più legato a Palermo forse sono Delio Rossi, da cui ho appreso tanto, e Ballardini. I due allenatori che hanno segnato i momenti in cui probabilmente ho fatto meglio con la maglia rosanero. Vorrei citare anche Walter Zenga, tecnico che mi ha insegnato molto pur essendo stato poco qui e con cui sono ancora in contatto, e Serse Cosmi, il mio primo allenatore in serie A. Quello con cui ho legato meno in carriera? Non lo so, forse Lippi (alla Juventus, ndr) anche perché ero io a non cercare il rapporto, ma tanto di cappello a Lippi, ci mancherebbe”.
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04 Dicembre 2012, 16:03