20 Maggio 2013, 00:00
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PALERMO – Quasi un testamento orale. Fabrizio Miccoli probabilmente nei prossimi giorni lascerà il Palermo. Lo fa da grande capitano, lo fa come uomo più importante della storia rosanero. Il capitano del Palermo, in sala stampa, non vuole rivolte domande e parla così: “Io, questa sera, sono qui da capitano del Palermo e mi piace sottolineare capitano, perché io questa fascia l’ho portata sempre con onore, in campo e fuori. Vi ringrazio tutti, giornalisti, ringrazio i tifosi, la gente, che non ho parole per ringraziare. Dico grazie alla società, che mi ha dato l’opportunità di entrare nella storia del Palermo. Ringrazio tutti gli allenatori che sono passati da qui, ringrazio lo staff medico, che tante volte mi ha dato una mano, sia quest’anno che negli anni passati, e quindi Matracia, Puleo, Chinnici, Leandro Carollo. Ringrazio Gianluca Gresi, che mi ha curato sempre. Ringrazio Diego e Francesco, i due miei procuratori, che mi hanno sempre aiutato. E ringrazio tutti i miei compagni, in particolare Giulio Migliaccio, Balzaretti, Liverani, Benussi. Tutta gente che ha vissuto con me anni bellissimi, con tante soddisfazioni, vedi la finale persa con l’Inter o la gara con la Sampdoria. E poi ringrazio la mia famiglia, che mi è sempre stata vicino”.
“Tutte le decisioni prese tempo fa, di non andare via, le ho prese anche per loro. E li ringrazio perché se sono entrato nella storia del Palermo è stato pure merito loro. Abbiamo lottato fino alla fine, è l’unica cosa positiva che posso prendere di quest’anno. Tutti voi mi avete messo nelle condizioni di essere il numero uno, un leader, e non finirò mai di farlo. Per ciò che riguarda il mio futuro non l’ho deciso, non ho parlato con nessuno, e non ho preso impegni con nessuno. A mente fredda ne parlerò con i miei agenti, ma non ho parlato con nessuno. Sarà l’argomento dei prossimi giorni, e se andrò via da qua sarà soltanto per il mio lavoro, per il calcio”.
“Se vado via da Palermo è solo per il calcio, non per altre cose. Perché sono sicuro di me stesso e lo dimostrerò in tutti i modi anche se non c’è bisogno. Posso anche dire che avrò creato dei disagi a qualcuno con questa storia e mi dispiace, ma la cosa bella, e penso che sia bella, è che ho sempre voluto essere un uomo comune, non Fabrizio Miccoli. Un uomo che stesse tra la gente, consapevole di responsabilità e immagine, anche se la mia immagine è secondaria. E non è stato semplice. Non ho mai visto una cosa del genere, siamo retrocessi e la città ha fatto ciò che ha fatto per me. Ringrazio tutti di cuore, veramente. Lo sento e lo dico. Questa città, questa squadra, tutta quanta la gente di qua rimarrà nel mio cuore e non dimenticherò mai ciò che ho fatto qua. Il presidente? Non l’ho sentito…”.
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20 Maggio 2013, 00:00