Migranti, presidio al Porto | Sulla Diciotti “carne da macello”

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22 Agosto 2018, 12:01

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CATANIA. Nuovo presidio nel porto di Catania della Rete Antirazzista, i cui aderenti chiedono che vengano fatti sbarcare i migranti a bordo della nave Diciotti. I partecipanti al presidio hanno esposto uno striscione con la scritta “Restiamo umani. Mai più naufragi. Diritto d’asilo x non morire” e hanno in mano un foglio di carta ognuno con una scritta diversa, “Siamo tutti clandestini”, “Difendiamo le persone non i confini”, “Gesù é forestiero”.

“La situazione che si sta verificando – dice Matteo Iannitti, della Rete Antirazzista Catanese, candidato sindaco di Catania nel 2013 – è gravissima e assurda. Noi chiediamo che tutte le istituzioni e tutta la catena di comando disponga immediatamente lo sbarco delle persone ospiti della Diciotti sul territorio italiano”. “Ci sono decine di minori stranieri non accompagnati – aggiunge – che hanno l’urgenza di raggiungere dei luoghi protetti, così come la legge comanda. Le persone lì dentro sono state sequestrate dal ministro dell’Interno”.

“Qui non c’entrano nulla – prosegue Iannitti – i ricatti con l’Unione europea rispetto alla redistribuzione dei migranti, non c’entrano nulla le norme europee rispetto all’accoglienza. C’entra il fatto che queste persone che sono state salvate da una nave della Guardia Costiera italiana e avevano l’obbligo di approdare nel primo porto sicuro. Il primo porto sicuro é Catania, motivo per cui non ha alcun senso farle rimanere là dentro”. “L’unico motivo per cui sono là dentro – sottolinea – è perché vengono usate come carne da macello, come scudo umano da parte del ministro Salvini per avviare chissà quale trattativa con i governi europei”

Per dimostrare che Catania è città accogliente e che quanto sta accadendo al porto non è condiviso dalla popolazione, stasera alle 20,30 si svolgerà l’iniziativa Un arancino per accogliere. “Per dimostrare in modo pacifico che Catania è una città accogliente e i Catanesi un popolo libero, aperto e disposto alla Cultura del Dialogo. Siamo coscienti che sarà impossibile condividere un “arancino” con i migranti, ma si desidera ribadire, attraverso un simbolo catanese, l’accoglienza di una parte della comunità cittadina con lo scopo di comunicare pubblicamente e civilmente il desiderio di un “porto aperto” a Catania – scrive Silvio Laviano nella pagina Facebook dell’evento.  Molti si chiederanno perché un arancino? Perché e’ simbolo di amicizia, di condivisione, di cibo da “viaggio”.

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In merito alla diffusione di questo prodotto nel mondo, si possono rintracciarne le origini nel fenomeno dell’ emigrazione di siciliani all’estero! Ecco “un Arancino per Accogliere” vuole essere un gesto, un atto simbolico, un morso non violento, che vuole dimostrare in modo pacifico e democratico, come la Costituzione Italiana ci permette, che un Cittadino ha il diritto, aggiungo io dovere, di mostrare, ma non per il piacere di mostrarsi, la sua “umanità”, di aprire e condividere la propria Città all’altro!”.

 

 

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22 Agosto 2018, 12:01

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