18 Maggio 2013, 20:57
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PALERMO – Una busta contenente una lettera minatoria e tre cartucce vuote calibro 12 sono state recapitate al sindaco di Caccamo, Andrea Galbo. Nella missiva si chiedeva di riattivare l’erogazione idrica nelle fonti pubbliche dislocate nelle varie contrade del territorio di bloccare la rotazione dei dipendenti comunali e di revocare altri provvedimenti del sindaco e della giunta.
La sospensione del servizio di fornitura idrica è stata determinata per la situazione debitoria, più di 600 mila euro nei confronti di Siciliacque, maturata per abusi e irregolarità di uso perpetrati nei precedenti anni lungo la rete di alimentazione e nelle stesse fonti. Galbo ha diffuso una nota con la quale ha invitato tutti i cittadini, le associazioni e la Chiesa ad “adoperarsi fattivamente affinché vengano isolati e denunciati gli atteggiamenti retrogradi e mafiosi, che hanno determinato e continuano a determinare un danno al paese, impedendogli ed ostacolandolo verso una vera e sana crescita politico-culturale ed economica”.
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18 Maggio 2013, 20:57