07 Ottobre 2013, 06:15
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PALERMO – Una lettera intimidatoria che fa rivivere le paure del passato. Una richiesta estorsiva accompagnata da pesanti minacce. Un invito a saldare un “debito” mai onorato. Anzi, denunciato. E sono iniziate le serrate indagini della Squadra mobile.
Alcuni giorni fa è stata recapitata una busta gialla negli uffici di Sviluppo Italia Sicilia, in via Bonanno, a Palermo. Mancava il mittente. Il destinatario, invece, era scritto a chiare lettere: “Dott. Vincenzo Paradiso”. È lui, il direttore della società acquisita dalla Regione siciliana, oggi in liquidazione, l’obiettivo dell’intimidazione. Chi scrive vuole un’ingente somma di denaro.
Il passato si fa presente. Il riferimento è ad un’analoga vicenda del 2005. Allora fu il telefono di casa Paradiso a squillare. Dall’altro capo della cornetta una voce maschile invitava l’allora amministratore delegato di Sviluppo Italia Sicilia a preparare trentamila euro. Nessun cedimento: Paradiso andò dritto alla polizia. Lo aveva già fatto d’altra parte in due precedenti occasioni. Nel 2002 gli recapitarono, sempre negli uffici di Sviluppo Italia Sicilia, una lettera e un proiettile per convincere lui e alcuni esponenti politici del tempo, a promuovere degli investimenti piuttosto che altri.
Nel 2005 l’esplicita richiesta estorsiva. L’immediata denuncia non sfuggì all’interlocutore telefonico. Il coinvolgimento della polizia faceva saltare tutto, ma per Paradiso erano pronte delle ritorsioni. Poi, la marcia indietro del personaggio misterioso in nome dell’onore che diceva di possedere. Da allora, silenzio.
Qualche giorno fa l’inquietante episodio. “Lei con noi a sbagliato e doveva essere punito quando se ne andato a parlare con gli sbirri”, c’è scritto nella lettera. E poi il riferimento alle “cose” che “cambiano” e ai “poteri” che “si rinnovano”. Paradiso insomma sarebbe stato graziato per la denuncia del 2005. Oggi le cose sono cambiate: “Questa volta saremo più cattivi”. Non per Paradiso e i vertici di Sviluppo Italia Sicilia che, ancora una volta, ha denunciato tutto alla polizia.
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07 Ottobre 2013, 06:15