11 Dicembre 2014, 19:08
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MINEO (CT)- E’ guerra (politica) sul Cara di Mineo dopo le intercettazioni dell’operazione Mondo di Mezzo che gettano ombre sull’appalto da 97milioni di euro per il servizio di accoglienza dei migranti. Un bando, precisa Giovanni Ferrera, il direttore generale del consorzio, che “è stato pubblicato a livello europeo per garantire la massima partecipazione. Ogni atto è stato vistato, esaminato e vidimato dalla Corte dei Conti e dai ministeri competenti”.
Al momento, è bene precisare, non risultano esserci indagati tra i politici e gli amministratori catanesi menzionati da Luca Odevaine, l’esperto del Cara arrestato nell’operazione romana, che è stato anche componente della commissione di aggiudicazione dell’appalto, ma il clima è incandescente.
Odevaine era stato nominato da Giuseppe Castiglione in quota Upi nel tavolo nazionale per l’immigrazione. Contattato da LivesiciliaCatania, Castiglione si dice “sorpreso per quanto emerso a carico di Odevaine, un uomo che appariva, dal curriculum, come un personaggio di altissimo profilo, essendo stato capo della polizia provinciale romana e vice capo di gabinetto di Walter Veltroni”.
Al Comune di Mineo lo scontro è ai massimi livelli. Salvatore Barbagallo, presidente del consiglio comunale, Pietro Catania, Chiara Cutrona e Ilaria Stuto, hanno firmato un documento in cui chiedono al sindaco Anna Aloisi “le dimissioni dalla presidenza del Consorzio Calatino Terra d’accoglienza” e annunciano la richiesta al Prefetto di sospendere la gara d’appalto del Cara di Mineo , attuare il Patto per la Sicurezza e commissariare il Consorzio Calatino Terra d’accoglienza”.
“Al sindaco di Mineo -aggiungono- chiediamo la costituzione di parte civile nel processo Mafia Capitale e la piena collaborazione del primo cittadino con gli organi inquirenti”.
Contattata da Livesicilia il sindaco di Mineo Anna Aloisi precisa di “non ricevere alcun emolumento” per l’incarico di presidente del Consorzio di comuni che amministra il Cara di Mineo.
“Vorrei segnalare -aggiunge la Aloisi- che ho già chiesto l’intervento del presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, per verificare la correttezza di tutti gli atti fino ad oggi compiuti dalla struttura amministrativa del consorzio”.
Aloisi comunica che è in corso la “trasmissione di tutti gli atti di gara alla Commissione Nazionale Antimafia e presto si procederà alla nomina di un legale che dovrà verificare eventuali danni in capo al Consorzio dei Comuni ed in quel caso lo stesso si costituirà parte civile”.
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11 Dicembre 2014, 19:08