Cronaca

Minorenni adescate sul web, indagine da Torino alla Sicilia

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14 Ottobre 2022, 11:08

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TORINO – Adescamenti di minorenni su internet: un’inchiesta partita da Torino arriva fino in Sicilia. Per adescare le loro vittime entravano nelle chat di giochi online, conquistando la loro fiducia con complimenti e rassicurazioni. Un 27enne di Caltanissetta e un 35enne della provincia di Vicenza sono stati arrestati dai carabinieri di Torino del Nucleo Operativo della Compagnia di Mirafiori per violenza sessuale su minore, pornografia minorile aggravata e detenzione ingente di materiale pedopornografico.

L’inchiesta è scattata dopo che una madre di una minore aveva presentato una denuncia nel settembre 2021: uno degli arrestati, infatti, fingendo in un primo momento di essere una donna, aveva iniziato una conversazione con la bambina attraverso delle chat di un gioco online. I dialoghi tra i due si erano poi spostati su WhatsApp, dove l’uomo avrebbe conquistato la fiducia della piccola con una conseguente richiesta di fotografie e video intimi di lei e del fratellino più piccolo. Un analogo comportamento sarebbe stato tenuto anche dall’altro arrestato.

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Una madre ha denunciato tutto ai carabinieri

Il tutto si è interrotto solo quando la madre ha notato le chat sul telefono cellulare in uso alla ragazzina e si è rivolta ai militari dell’Arma. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di individuare e perquisire uno degli indagati già a dicembre dell’anno scorso e di sequestrargli un telefono cellulare contenente un ingente quantitativo di materiale pedopornografico e delle conversazioni su WhatsApp e Telegram ritenute interessanti dagli investigatori. Durante l’operazione ci sono state dodici perquisizioni in tutta Italia col sequestro di svariati dispositivi elettronici che sono al vaglio degli inquirenti.

Perquisizioni e sequestri in tutta Italia

Sono state eseguite 12 perquisizioni in tutta Italia col sequestro di svariati dispositivi elettronici che sono al vaglio degli investigatori. L’indagine ha consentito di raccogliere elementi che portano a ritenere in ipotesi di accusa il ricorso ad una strategia di adescamento particolarmente subdola, fatta di avances e complimenti virtuali rivolti a minorenni, spesso proprio tramite chat di giochi online.

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14 Ottobre 2022, 11:08

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