Misilmeri, dimissioni in Consiglio | Il sindaco: “Amministrazione estranea”

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19 Aprile 2012, 12:51

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Terremoto politico giudiziario dopo gli arresti di Misilmeri. Non si placano le acque. Il candidato a sindaco di Palermo Marianna Caronia ribadisce di aver chiesto al presidente del consiglio di valutare l’ipotesi di emanare un provvedimento legislativo per porre al vaglio preventivo delle prefetture la possibilità di concedere un “nulla osta” specifico per la deposizione delle liste presso gli uffici competenti. Nei giorni scorsi uno dei candidati della lista che sostiene Caronia, Vincenzo Ganci, era stato arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito di un’operazione condotta dalla forze dell’ordine. “I controlli, come previsti dalla normativa vigente e anche se affiancati da richieste di ulteriori documentazioni – prosegue Caronia – si rivelano tristemente insufficienti”. Caronia, che è anche parlamentare regionale del Pid, ha presentato alla Commissione elettorale e alla prefettura di Palermo un’istanza di cancellazione dalla lista del candidato arrestato. “Ora la palla – conclude – è definitivamente in mano alle istituzioni”.

Intanto a Misilmeri, diciassette consiglieri comunali hanno rassegnato le dimissioni per “senso di responsabilità e nel rispetto della cittadinanza”. Tra i coinvolti nelle indagini anche al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Cimò, sospettato di avere agevolato le cosche mafiose locali nell’aggiudicazione di alcuni appalti. Lo scioglimento del Comune appare più vicino.

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E il sindaco, Piero D’Aì (nella foto), dichiara che la sua amministrazione è estranea ai fatti contestati. “Ribadisco la totale fiducia nel lavoro prezioso e meticoloso che la magistratura sta svolgendo con l’indagine Sisma – si legge in una nota del Comune – in merito ai fatti giudiziari che riguardano la città di Misilmeri, e dalla quale emergono contatti, in particolare, tra il presidente del Consiglio comunale ed esponenti mafiosi. Ma voglio con forza affermare che l’Amministrazione comunale non può essere nemmeno sfiorata dal sospetto che abbia ceduto a pressioni criminali. Non c’è nessun atto che può essermi contestato per fatti legati all’indagine”.

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19 Aprile 2012, 12:51

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