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Misterbianco, è scontro sulla Tari: “Aumenti spropositati”

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04 Luglio 2023, 04:57

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MISTERBIANCO – “Un giochetto che produrrà un aumento della Tari del 9/10% a fronte di un paese sporco dal Centro alle periferie”. A dirlo è uno dei leader dell’opposizione in consiglio comunale, Matteo Marchese, che non ha gradito la riforma avviata dal sindaco Marco Corsaro sul comparto rifiuti. “Il Pef (piano economico finanziario, ndr)d ei rifiuti del comune di Misterbianco – spiega –  passa da 7 a 12 milioni di euro all’anno  soprattutto  a causa del potenziamento del servizio raccolta deciso dal primo cittadino, passando da 83 unità lavorative a 114 alla modica cifra di 136mila  euro al mese e quindi 1,8milioni di euro all anno”.

L’opposizione incalza

Il consiglieri dell’opposizione hanno convocato stamani la stampa per affrontare un tema che riguarderà non soltanto i servizi ma anche il volume delle imposte comunali.  “Questa è la seconda riforma dei rifiuti nel giro di un anno: le promesse fatte dal sindaco in campagna elettorale si sono trasformate in 2 aumenti della Tari, il primo 4% del luglio 2022  e il secondo adesso  del 28%” ha detto Ernesto Calogero.

”Un servizio spazzamento effettuato con soli 18 operatori e lo scerbamento con 4 soli operatori per tutta la Città di Misterbianco  possono mai bastare per tutte le nostri vie e quartieri?” Ha dichiarato invece il consigliere Nastasi. “Noi continuiamo a fare proposte di buon senso per il bene della comunità – continua – e ribadiamo che si introduca la tariffa puntuale cioè un sistema in cui  chi produce più rifiuti paga di più e chi differenzia di più paga di meno”.

La maggioranza tiene

Immediata la replica delle sigle che sostengono il primo cittadino. Ecco la nota-appello firmata dai capigruppo della maggioranza: Fratelli d’Italia, Guardiamo Avanti, Forza Italia Berlusconi per Misterbianco, “Legalità e Buongoverno”, “In campo con Corsaro”. 

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“Tutto secondo copione. Davanti a un’emergenza rifiuti di carattere regionale e nazionale, qualcuno purtroppo sceglie di avvelenare i pozzi. Rispediamo al mittente il tentativo maldestro di lucrare un po’ di visibilità sulle legittime preoccupazioni dei misterbianchesi e passiamo alla realtà dei fatti, per dire la verità ai cittadini. Quasi tutti i Comuni della Sicilia, soprattutto quelli della fascia orientale, si trovano a fronteggiare un aumento sconsiderato dei costi di conferimento in discarica della frazione cosiddetta “residuale secco” (comunemente ed erroneamente chiamato “indifferenziato”). In particolare, sono schizzati i costi di trasporto di tali rifiuti in Danimarca. Per i Comuni non ci sono alternative: sono infatti le discariche a decidere tale costo. Una tonnellata di residuale secco a ottobre 2021 (ovvero quando questa amministrazione si è insediata) costava all’incirca 110 euro. Oggi, luglio 2023, il conferimento di una tonnellata costa circa 400 euro, con un aumento di ben il 400 per cento in soli 18 mesi”. 

“Un simile rincaro si ripercuote sul Pef (Piano economico finanziario) della Tari, approvato in consiglio nei giorni scorsi. La tassa sui rifiuti, infatti, per legge deve interamente ripagarsi da sola, con il gettito di ciascun Comune. Misterbianco non fa eccezione. Deriva da qui l’aumento di circa il 17 per cento delle tariffe che ci ritroveremo tutti in bolletta. Il sindaco Marco Corsaro, da componente Anci, ha intanto ottenuto una mobilitazione generale di tutti i sindaci siciliani per ottenere dalla Regione un contributo straordinario per calmierare la tariffa. Secondo quanto promette l’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, sarà pagato entro settembre. Se così sarà, gli aumenti potranno essere evitati o quantomeno dimezzati. Lo vedremo più avanti, ma nel frattempo andava adottato il Pef con gli equilibri finanziari attuali, perché il Comune di Misterbianco deve avere le carte in regola e deve essere pronto ad ogni evenienza. L’era della carte fatte alla buona, della faciloneria che qualche esponente della minoranza conosce bene, è finita da un pezzo”.

E ancora…

“Ma c’è di più. Quando ci siamo insediati, nel 2021, abbiamo trovato la raccolta differenziata in crisi e un servizio porta a porta in forte difficoltà. L’Amministrazione Corsaro ha affrontato di petto i nodi della gestione rifiuti. Un settore lasciato a sé stessa dal 2017, anno dell’appalto attualmente vigente. È bene che tutti sappiano che quella gara era stata tarata per una raccolta annua di rifiuti pari a 15/16mila tonnellate, un fabbisogno che purtroppo non è più in linea con le esigenze di Misterbianco. Infatti, fra 2021 e 2022 la raccolta annua totale ha superato sempre le 20mila tonnellate. Avevamo quindi un servizio Non più sufficiente a garantire pulizia e decoro della città. Per rimediare, l’Amministrazione Corsaro ha investito sul potenziamento del servizio, avviando più uomini e più mezzi a lavoro. Anche queste risorse devono derivare dal gettito Tari. I risultati iniziano ad arrivare: la città è più pulita, i disservizi si stanno riducendo. Noi vigiliamo ogni giorno per rimuovere eventuali disagi e aumentare controlli su tutta la raccolta, anche con le videocamere contro gli zozzoni, mai viste prima a Misterbianco”.

“C’è tanto da fare, ma la strada è tracciata e i cittadini lo hanno compreso. Lo conferma la costante del 65 per cento di raccolta differenziata, un dato che vogliamo far crescere ancora riducendo il residuale secco che ciascuna famiglia produce. Facendo meno “indifferenziata”, potremo anche difenderci dagli aumenti della Tari, perché avremo meno spazzatura da portare in discarica. Cari concittadini, diffidate di chi mente ai cittadini e grida “al lupo al lupo” per il proprio tornaconto politico. A costoro consigliamo di fare pace con sé stessi, ed anzi di mobilitarsi al fianco del Comune che rappresentano perché, nelle prossime settimane, ci sarà tanto da fare per migliorare la raccolta rifiuti e difendere le famiglie misterbianchesi dai rincari”.

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04 Luglio 2023, 04:57

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