Politica

Misterbianco al voto dopo le ombre della mafia

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22 Ottobre 2021, 14:16

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MISTERBIANCO – La sfida delle amministrative di Misterbianco non è come le altre. Non solo perché affronta la prima tornata elettorale in solitaria (gli altri comuni siciliani sono al turno del ballottaggio), ma soprattutto perché questa battaglia arriva dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Un’onta (anzi un “Crimine di Stato” come lo ha definito in un libro) da cui vuole redimere la “sua” Misterbianco Nino Di Guardo, pronto a completare quello che aveva iniziato e tornare in Municipio per la sesta volta.

Le ombre e quelle scommesse dei boss di Lineri

Questo voto servirà dunque a diradare una volta per tutte le ombre della mafia dal palazzo di città Misterbianco. Un puzzle di condizionamento mafioso che è stato innescato da più fronti, primo fra tutti l’inchiesta antimafia (Revolution Bet) che ha portato alle dimissioni del vicesindaco Carmelo Santapaola, cugino (e considerato dalla Dda il prestanome) di quei fratelli Placenti che sarebbero uno dei “volti economici” di Cosa nostra a Catania. E Lineri in particolare, dove ci sarebbe stato un incontro ravvicinato con boss della cupola palermitana. Anzi sarebbero stati una sorta di “signori delle scommesse” nella mafia siciliana. Addirittura – come emerge nelle carte di Doppio Gioco – con contatti con familiari del latitante Messina Denaro. Di loro si parla in molte inchieste di altre procure dell’Isola.

La sfida a quattro

Corsaro, Di Guardo, Calogero, La Piana

L’unica barriera al sogno di Di Guardo di far dimenticare ombre e scioglimento sono le urne: dovrà vincere per poter tornare a indossare la fascia di primo cittadino. E dovrà sconfiggere gli altri avversari, tra cui il suo ex assessore (e giovane) Marco Corsaro, che si presenta con l’asse Fratelli D’Italia-Forza Italia. Il saggio Di Guardo potrà contare sul Pd ma non sui grillini. E già, alla fine l’accordo non è arrivato. Nonostante i tanti tentativi di mediazione.

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Ma i Cinque Stelle hanno reputato un fatto “ostativo” e invalicabile la vicenda dello scioglimento. E così puntano su uno dei volti simbolo della battaglia per la discarica, Massimo La Piana. Il quarto candidato è Ernesto Calogero, solo omonimo di quel candidato alle ultime Regionali di DiventeràBellissima finito nella lista degli impresentabili. Sulla sua candidatura punta il leghista Luca Sammartino –  che ha messo in cassaforte al momento i suoi grattacapi giudiziari per corruzione elettorali – con la sua lista “Il Quadrifoglio”. 

Da alleati a nemici

Questo lo scacchiere della partita che si giocherà tutta domenica. I misterbianchesi hanno un solo giorno per scegliere il loro futuro sindaco. Una campagna elettorale, che oggi si chiude in vista del silenzio elettorale di domani, in cui non sono mancati i veleni e i colpi di coda. Ma anche accuse. E neanche velate. Nino Di Guardo, dal pulpito di un comizio, ha puntato il dito contro Sammartino. Dicendosi addirittura pronto ad andare in Procura. Eppure il deputato, oggi leghista, è stato tra i main sponsor che hanno permesso la sua ascesa al trono nel 2017. Carmelo Santapaola, arrestato poi in Revolution Bet per reati connessi al gioco scommesse, è stato il suo vicesindaco e considerato tra i fedelissimi di Mr 32mila preferenze. Da alleati a nemici da una campagna elettorale all’altra. 

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22 Ottobre 2021, 14:16

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