24 Settembre 2010, 19:18
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Una riunione in un noto albergo di Catania per decidere il da farsi. Un vertice che, per Dore Misuraca e i 5 deputati regionali che fin qui lo hanno seguito nel Pdl Sicilia (Catalano, Cristaudo, Marinese, Nicotra, Scammacca), si è chiuso senza una decisione definitiva. Ci si è aggioranti a lunedì quando si tireranno le somme in vista della seduta dell’Ars dell’indomani, in cui proseguirà il dibattito sul governo Lombardo. Ma non è quella l’unica seduta parlamentare per la quale Misuraca studia le prossime mosse.
Mercoledì 29 Berlusconi si presenterà alla Camera per esporre i cinque punti del programma e anche lì, il parlamentare palermitano, dovrà decidere da quale parte del guado collocarsi. Negli ultimi mesi, infatti, Misuraca è stato vicinissimo ai finiani, ma adesso ha ripreso il dialogo con l’altro Pdl e per lui potrebbe esserci un ritorno al centrodestra “tradizionale” insieme a Gianfranco Miccichè. Quanto ai suoi deputati regionali, i tre catanesi, Scammacca, Grimaudo e Nicostra, sembrano destinati a seguire Lombardo, anche se i tre restano in attesa di segnali dal governatore, come lascia intendere il tenore delle loro ultime dichiarazioni.
Misuraca, insomma, è di fronte al bivio che porta a Gianfranco Fini o a Silvio Berlusconi. Se opterà per la seconda strada è possibile che la sua pattuglia si divida, ma il faccia a faccia catanese di oggi, dimostra che i giochi non sono ancora fatti. Sempre in casa ex Pdl è ormai cosa fatta l’annessione degli ex miccicheiani Giulia Adamo e Giovanni Greco al gruppo dei finiani, dove Carmelo Incardona continua a palesare segnali di insofferenza, pur senza parlare di rottura. La pattuglia di Futuro e libertà all’Ars arriva così a sette deputati, in attesa delle mosse dei misurachiani. Quanto agli assessori finiani, Gianmaria Sparma alla fine resterà in giunta, mentre si sta ancora lavorando per definire entro martedì il secondo nome da inserire in squadra al posto di Letizia Diliberti, tramontata l’ipotesi Nino Strano.
I finiani ne parleranno domani con Lombardo a Catania per la festa dell’Mpa. E chiederanno al governatore assicurazioni sui punti programmatci che hanno inserito in un documento, che chiede tra l’altro più rigore per la spesa pubblica. “Non facciamo di tutto una questione di poltrone, per noi i contenuti sono fondamentali e riteniamo essenziali le richieste che abbiamo avanzato al governatore, dai rapporti con la Libia allo spreco di denaro pubblico nelle società partecipate”, spiega il dpeutato regionale finiano Alessandro Aricò.
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24 Settembre 2010, 19:18