Molo di Levante chiuso, le associazioni protestano: "Ci privano del mare" - Live Sicilia

Molo di Levante chiuso, le associazioni protestano: “Ci privano del mare”

L'appuntamento è per sabato 28 maggio alle 17.30 di fronte all'ingresso interdetto al traffico veicolare e pedonale.
LA MANIFESTAZIONE
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CATANIA – Un’assemblea di protesta al porto di Catania, per chiedere la riapertura del Molo di Levante, chiuso fino a data da destinarsi per decisione dell’Autorità portuale. L’hanno indetta per sabato 28 maggio, alle 17.30, le associazioni catanesi Arci Catania, I Siciliani giovani e Fridays for future.

La locandina dell’evento

“La chiusura del molo di Levante del porto di Catania – si legge in una nota diffusa alla stampa – priva la città di uno dei suoi luoghi più belli e suggestivi, frequentato ogni giorno da centinaia di cittadine e cittadini, turiste e turisti”.

Lo sbarramento dell’accesso al Molo di Levante è stato deciso con l’ordinanza numero 2 del 2022, datata 3 maggio e firmata dal presidente dell’Autorità di sistema portuale Sicilia orientale Francesco Di Sarcina. Nel documento si legge che “l’intera area del Molo di Levante sarà interessata da lavori di manutenzione e ricostruzione, rientranti anche nelle pratiche di sviluppo previste dal Pnrr, e per tale ragione l’interdizione all’accesso è strettamente collegata a questa esigenza temporanea”.

Così non solo i veicoli ma anche i pedoni non potranno più camminare sulla passeggiata preferita da molti catanesi, allo scopo, continua il documento, “di salvaguardare l’incolumità pubblica“. Stando a quanto riportato nel documento, dunque, il Molo di Levante rimarrà inaccessibile finché non saranno effettuati i lavori di manutenzione che, però, non sono ancora stati appaltati né progettati.

“È solo l’ultimo atto della negazione del mare alla città – dicono ancora gli attivisti nella convocazione dell’assemblea – Da decenni subiamo spiagge e litorali sporchi, scogliere impraticabili, sversamenti di liquami, inquinamento, trasporti carenti, privatizzazioni e cementificazioni”. E concludono: “Vogliamo riprenderci il nostro mare, vogliamo aprire il nostro porto”.


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