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Palermo: Moltivolti, le opere di 4 artisti a un anno dall’incendio

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15 Febbraio 2023, 19:41

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PALERMO – La notte tra sabato 29 e domenica 30 gennaio 2022, un incendio non doloso distrusse Moltivolti, il ristorante multietnico e coworking simbolo del quartiere palermitano di Ballarò, a pochi passi da Piazza Santa Chiara. In occasione dell’anniversario di quel terribile evento e a memoria della grande solidarietà raccolta in quei sessantatré giorni che separarono la mattina dell’incendio dalla riapertura del ristorante, oggi pomeriggio si é celebrata la festa per la consegna e il completamento dell’intervento artistico collettivo a cura di Igor Scalisi Palminteri che ha coinvolto alcuni artisti protagonisti del mondo dell’arte cittadino e di rilievo internazionale: Francesco de Grandi, Gabriella Ciancimino e Laura Pitingaro, che hanno lavorato un anno intero per rendere ancora più inclusivo e colorato lo spazio di Moltivolti. Al centro del loro racconto il senso di comunità, speranza e integrazione multiculturale.

Moltivolti, nato nel 2014 oggi dà lavoro a 35 persone provenienti da 12 Paesi diversi, ed é potuto ripartire grazie al sostegno economico di un’ampia rete solidale (oltre 1500 bonifici) che, animata da un forte spirito di comunità, é riuscita a raccogliere in pochissimo tempo centoventimila euro, serviti per la ristrutturazione del locale; una campagna di raccolta fondi che è stata gestita anche grazie all’aiuto di Libera per convogliare la solidarietà di tutte la rete dei sostenitori, fatta di associazioni locali, regionali, nazionali, istituzioni, enti privati e singoli cittadini, che da subito hanno dimostrato grande sensibilità per l’accaduto e che ha raccolto tantissimo sostegno.

“Il giorno dell’incendio è stato come svegliarsi nel bel mezzo di un incubo – ricorda Claudio Arestivo, socio fondatore di Moltivolti – che però a distanza di poco si é trasformato in una bellissima storia che siamo ancora contenti di raccontare. Le ore successive all’incendio l’intera comunità di Moltivolti si è stretta per intorno a noi, per manifestarci la loro vicinanza e la volontà di ricostruire quello che era andato in fumo. 

Tra queste Igor Scalisi Palminteri, che già in passato ci aveva donato delle opere, mi ha promesso il suo impegno. Un impegno a cui ha mantenuto fede rilanciando il progetto attraverso la collaborazione con altri tre importanti artisti nel panorama cittadino e internazionale.  L’arte è un veicolo fortissimo per poter trasmettere dei messaggi di solidarietà, accoglienza e valorizzazione delle differenze e tutte le opere realizzate trattano questi temi e le declinano attraverso le diverse sensibilità degli artisti in una forma che si adatta benissimo ad uno spazio come il nostro.”

Igor Scalisi Palminteri, oltre a ripristinare e restaurare alcune sue opere già presenti all’interno del locale, ha prodotto un nuovo intervento artistico. “Quello che vogliamo far emergere – racconta l’artista – è la consapevolezza che nella nostra città esiste una rete di artisti solidali e sensibili ai temi dell’integrazione e dell’accoglienza. In ‘Esistere’, la mia opera, ho messo al centro molti volti, molti sguardi e anime, che s’incrociano creando un dedalo di sguardi, come quelle che attraversano questo spazio che non è solo un’impresa sociale, ma è anche e forse principalmente una piazza, un luogo sacro per celebrare gli incontri tra le persone del mondo.”

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IL PROGETTO ARTISTICO COLLETTIVO

Francesco De Grandi con un’installazione luminosa, un neon riportante la frase “In mare una taverna capovolge il senso di un famoso detto siciliano per testimoniare il senso di solidarietà e accoglienza che si respira nel ristorante multietnico. “Il progetto gioca con il vecchio detto marinaro ‘in mare non c’è taverna’ – spiega l’artista – che ammonisce i navigatori a non fidarsi mai del mare perché è un luogo che può diventare improvvisamente ostile e pericoloso. Moltivolti rappresenta da molti anni invece un approdo sicuro nel mare ostile, un luogo dove ripararsi, un posto dove si lotta per i diritti di tutte e tutti e soprattutto dei più deboli, dei migranti di chi cerca aiuto e protezione. Un porto riparato dal razzismo e dalla discriminazione. Una locanda dove condividere la differenza e la solidarietà tra viaggiatori di ogni tipo e nazionalità. Una Taverna in mezzo al mare”.

Gabriella Ciancimino nelle tele ‘I can’t swim with out a sky’ per Moltivolti, racconta di coloro che vengono da lontano: “che arrivano in luoghi come Palermo, Lampedusa, Genova, Venezia, Barcellona, Marsiglia, New York, Londra, luoghi che nel corso dei secoli hanno mantenuto la funzione di gate d’ingresso per i flussi migratori di esseri umani e piante”; focalizzandosi sul sentimento di nomadismo e del conseguente senso di nostalgia derivato dallo stare dentro e fuori le linee di demarcazione nazionale, non più segni divisori che generano conflitto tra le varie cittadinanze, ma segmenti di confronto e scambio tra diverse culture.

“Clean Clouds”, l’opera di Laura Pitingaro, é una risemantizzazione dello spazio controverso come quello delle toilette. Con questo intervento punta a proiettare il fruitore verso la percezione di uno spazio altro, giocando sui temi dell’immaginazione partendo dalla scelta cromatica del blu: “Sono partita dalla scelta del colore. – racconta l’artista – Mi piace pensare che anche solo per un istante chiunque entri in bagno si possa sentire come catapultato in uno luogo altro, diverso e inaspettato”.

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15 Febbraio 2023, 19:41

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