Mondello diventa pista per go kart | Caos e bagnanti inferociti - Live Sicilia

Mondello diventa pista per go kart | Caos e bagnanti inferociti

Una foto della manifestazione presa da facebook

La prima edizione del Gran Premio del Mare, che ha trasformato Mondello in un piccolo autodromo, scatena la protesta di residenti e villeggianti. Gli organizzatori: "Chiediamo scusa per i disagi".

PALERMO – Mondello si trasforma in un circuito per go kart e scoppia, anche questa volta, la polemica. Sabato e domenica, infatti, una parte della borgata marinara è stata chiusa al traffico assumendo le sembianze di un piccolo autodromo: 600 metri di balle di paglia, transenne, reti di delimitazione che hanno parzialmente chiuso al traffico piazza Valdesi, viale Regina Elena, viale Principe Umberto, via delle Palme e viale Regina Margherita. Alcune strade sono state chiuse per metà lasciando nell’altra semicarreggiata il doppio senso di marcia, altre invece sono state interdette per il pomeriggio del sabato e la domenica.

A organizzare la prima edizione del “Gran Premio del Mare”, gara non agonistica con l’avallo della Aci-Csai, la Federazione Karting Sicilia presieduta da Gaspare Anastasi, che era anche il direttore di gara, e il consigliere della Settima circoscrizione Eduardo De Filippis. Una manifestazione che ha attirato tanti curiosi e appassionati, oltre a 75 piloti, ma che ha fatto storcere il naso a numerosi villeggianti, bagnanti e automobilisti che hanno sfogato, anche sui social network, tutta la propria contrarietà sia per le conseguenze sul traffico che per il timore di eventuali pericoli, oltre che per la scelta di svolgere la gara in una domenica di luglio.

“Il Comune non è stato tra gli organizzatori – precisano da Palazzo delle Aquile – e non ha promosso l’evento, organizzato da privati. E’ stato un evento turistico e sportivo, l’amministrazione ha solo provveduto a che tutto si svolgesse in sicurezza e con un piano alternativo per la mobilità applicato grazie all’ausilio della Polizia Municipale”. “Ho ricevuto numerosissime lamentele per la manifestazione – scrive su Facebook il presidente della Settima circoscrizione Pietro Gottuso – il sottoscritto e il consiglio sono assolutamente estranei. Le manifestazioni sportive vanno incentivate e sostenute ma devono essere svolte con criterio, nei luoghi e nei momenti appropriati. Ho manifestato il mio dissenso disertando l’invito all’inaugurazione, ritenendo inadeguati sia il luogo sia i tempi scelti. Ho richiesto agli amministratori comunali che in futuro per manifestazioni del genere occorra anche il via libera della circoscrizione. Le giornate di sabato e domenica a piazza Valdesi sono state una disavventura che non dovrà ripetersi”.

A difendere la bontà del Gran Premio del Mare ci pensano però gli organizzatori. “Oltre 75 partecipanti, oltre 300 addetti ai lavori, più di 1.000 spettatori, numeri importanti per una manifestazione che naturalmente ha creato malumori e disagi – dice De Filippis – come ho sempre fatto, chiedo scusa ai palermitani se hanno sudato un po’ di più in macchina, ma ricordo che ogni tanto qualche sacrificio in più è utile per realizzare qualcosa di diverso, qualcosa che non è stato mai fatto, qualcosa che possa comunque smuovere le acque in una città che deve rilanciarsi in tanti settori. Il traffico era quello domenicale. Piazza Valdesi era a doppio senso, via delle Palme è stata chiusa per 60 metri, quindi chi voleva andare all’Addaura non ha avuto problemi. Il problema più grande era per chi veniva dall’Addaura, ma lì non viene rispettata la segnaletica stradale. Abbiamo avuto tutte le autorizzazioni, non abbiamo ricevuto nemmeno un euro di soldi pubblici. Mi scuso con i cittadini per i disagi, ma sono gli stessi subiti con la Favorita chiusa. La manifestazione è inoltre finita con tre ore di anticipo”.

Gli fa eco Anastasi, a capo di una federazione che svolge gare simili in tante parti della Sicilia. “I canoni di sicurezza c’erano tutti, capisco che chi non ha mai visto sfrecciare questi mini bolidi a 70 o 80 chilometri orari possa pensare che vadano troppo forte, ma hanno una capacità di frenata di un metro. Hanno partecipato 75 piloti, c’erano 90 addetti alla sicurezza, abbiamo registrato solo 2 piccoli incidenti che non hanno provocato nulla. E rendendoci conto che eravamo in una località di riposo e villeggiatura, abbiamo finito tre ore prima. Alcuni erano contenti della manifestazione, altri infastiditi, ma si è trattato di uno spettacolo nuovo: Montecarlo per la Formula Uno blocca uno Stato, Sanremo per il karting il centro. Sono scelte fatte pur sapendo che qualcuno non condividerà. Il deflusso della circolazione è stato garantito e l’area è stata interamente ripulita, ce ne siamo accertati. Inoltre c’è stato anche un indotto economico non indifferente: più di 100 persone hanno soggiornato negli hotel e mangiato in ristoranti e bar, parliamo di non meno di 50mila euro tra venerdì, sabato e domenica. E lo smog del kart è uguale a quello della normale automobile”.

Anche se, ammette Anastasi, la scelta della domenica di luglio non è stata forse la più azzeccata: “La prossima volta la faremo a ottobre, eravamo un po’ titubanti ma la data è stata scelta per aiutare l’economia di un territorio in sofferenza. Ma se non si prova non si sbaglia e se non si sbaglia non ci si corregge: chiediamo scusa a chi si è sentito infastidito e ha avuto paura per questi mini-bolidi”. Ma non è finita qui: tra domani e dopodomani a Valdesi si svolgerà anche il Cosa Cola tour 2014. La piazza, nel tratto compreso tra viale Regina Elena e viale Principe di Scalea (lato Snai), sarà chiusa al traffico.

 


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