Mondello e Addaura, concessioni ormai scadute| Ed è corsa contro il tempo per il rinnovo

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10 Febbraio 2013, 06:15

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PALERMO – Corsa contro il tempo per il comune di Palermo. A fine dicembre, infatti, sono scadute le concessioni per tre tratti di spiaggia libera e attrezzata: Mondello paese, Addaura punta Priola e il tratto dell’Addaura accanto allo stabilimento La Marsa. Tratti che sono di proprietà regionale e che il Comune ha avuto finora in concessione, pagando tanto di canone, affidandoli poi a privati in cambio di un affitto. Ma le concessioni sono ormai scadute a fine dicembre e piazza Pretoria, per poter rinnovare gli affidamenti e garantire così i servizi, deve rinnovarle.

Rinnovo che comporta una spesa non indifferente, considerando anche gli arretrati, e che dovrebbe essere prevista nel prossimo bilancio di previsione visto che in quello pluriennale le somme sono troppo esigue. “Se approveremo la manovra 2013 entro febbraio – dice il consigliere comunale del Pd, Rosario Filoramo – allora avremo il tempo di rinnovare le concessioni e rifare i bandi di gara per affidare in tempo la gestione dei tratti in questione. Ma se i tempi si allungano, magari a giugno o luglio come sempre accade, rischiamo di provocare un enorme danno a turisti e cittadini”.

Gli attuali gestori, infatti, saranno costretti ad andarsene per far spazio ai vincitori dei nuovi bandi che però non sono ancora stati indetti e il rischio è che la stagione cominci senza che nessuno garantisca i servizi presso le spiagge. Le concessioni infatti sono tutte scadute: nel 2011 per Addaura punta Priola, data con affidamento diretto, nel 2012 per gli altri due tratti messi a gara. E la concessione è rinnovabile, come stabilito dal decreto Milleproroghe di tre anni fa, fino al 31 dicembre del 2015.

“Il Comune deve avere una politica per le spiagge pubbliche – continua Filoramo – deve ottenere il massimo di chilometri di spiagge affidate direttamente al Comune per permettere ai cittadini di andare al mare senza pagare le iscrizioni ai club privati o ai lidi”.

Per il momento il Comune si è limitato ad approvare, lo scorso dicembre, una determinazione dirigenziale di massima: il canone verrà rivisto sia per gli effettivi consumi di luce e acqua, sia per la percentuale sugli incassi, applicando criteri che tengano conto delle attività commerciali vicine e del posizionamento dei tratti di spiaggia. Ma per il momento nulla di più. “Abbiamo già posto il problema al sindaco Orlando – conclude il consigliere Pd – speriamo che l’amministrazione trovi una soluzione al più presto”.

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10 Febbraio 2013, 06:15

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