07 Agosto 2024, 19:17
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PALERMO- Questa, che abbiamo scattato stamattina, mercoledì 7 agosto, è, a suo modo, una foto emblematica dell’emergenza rifiuti di Palermo. Un allarme che divampa, che rientra (sempre meno), che riprende consistenza. Ma che non trova soluzioni strutturali.
Una trama che riunisce due fatti al momento inemendabili: l’inciviltà di certi palermitani e la difficoltà di tenere pulita la città da parte della Rap, la nota municipalizzata impegnata sul fronte dei rifiuti.
Siamo in via Diomede, una delle zone interne di Mondello, borgata marinara popolatissima di questi tempi. I cassonetti sono stati svuotati e puliti, i contenitori della raccolta differenziata, invece, appaiono in forma di discarica abusiva.
Palesi i comportamenti scorretti e ingiustificabili di troppe persone. Ma c’è anche dell’altro. Come possono esserci scenari opposti, a così poca distanza?
La risposta tecnica fornita dall’azienda è plausibile e comprensibile. Si va avanti per itinerari di raccolta diversi.
Le squadre che si occupano dei cassonetti, e dunque dell’indifferenziato, hanno altre competenze rispetto a chi provvede alle ‘campane’ che vengono svuotate circa ogni due settimane. Prima sì, dopo no.
Il servizio di ‘sorveglianza’ sarà potenziato, dicono dalla Rap. C’è già in atto un programma per ripulire tutte le postazioni. Benissimo, sinceramente, apprezziamo.
Tuttavia, è evidente che il diavolo si annida nel dettaglio della burocrazia. Come è palese che chi ha doverosamente e bene ripulito i cassonetti non può non avere visto quel monumento maleodorante all’inciviltà dei palermitani.
Ma la discarica è rimasta e si è accresciuta, mentre i cassonetti venivano liberati. Ed ecco l’impressione di una porzione di strada, con la munnizza accatastata, tristemente ‘figlia di una pulizia minore’.
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07 Agosto 2024, 19:17