15 Ottobre 2009, 12:02
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Scrive Marco Baratto dell’associazione Italo romena “Dacia”: “Tra le tante storie che ci sono venute dalla grande tragedia siciliana , forse merita una attenzione quella di Monica Balascuta, 48enne morta insieme a Concetta Cannistraci, che accudiva come badante e che aveva cercato di trarre in salvo. Si potrà dire, che è una piccola storia , ma che fa riflettere su come al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni la vera integrazione sia un fatto già in atto. La signora Monica Balascuta avrebbe potuto scappare e salvarsi invece ha tentato di salvare la persona che accudiva e in questo atto ha perso la vita. Negli ultimi mesi , forse troppe volte le pagine dei giornali hanno dipinto con toni non positivi questo popolo e questa comunità. Purtroppo i pochi cattivi , riescono ad offuscare i tanti onesti romeni che vivono, lavorano, studiano in Italia”.
E’ vero. Ci vuole l’alluvione. Ci vuole il terremoto o il maremoto. Ci vuole un evento soprannaturale per ricordarci che i diversi che vivono accanto a noi non sono poi tanto diversi. Che condividono il nostro cibo, la nostra aria, la nostra felicità, le nostre vite, la nostra morte. E noi rendiamo omaggio a Monica Balascuta. Ai suoi piccoli occhi, specchi di laghi. Al mare del suo cuore.
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15 Ottobre 2009, 12:02