Montante: “Guiderò Confindustria | a condizione che…”

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30 Marzo 2012, 12:11

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Sono due dei volti dell’imprenditoria sana siciliana. Il primo si è schierato al fianco di Ivan Lo Bello nella lotta al racket e ora è pronto a prenderne il posto alla guida degli imprenditori siciliani; il secondo ha da poco denunciato un tentativo di estorsione in Calabria, facendo arrestare sei presunti ‘ndranghetisti. Sono Antonello Montante, manager nisseno di 48 anni, che con le sue aziende (la Msa e la Montante Cicli) fattura oltre 60 milioni di euro, e il catanese Mimmo Costanzo, direttore generale dell’impresa edile Cogip con più di mille dipendenti e cantieri dall’Italia al Maghreb all’Europa dell’Est. Sono loro i protagonisti del numero da oggi in edicola del mensile I love Sicilia che al futuro presidente regionale di Confindustria ha dedicato la copertina. Amicizie, passioni, ambizioni, famiglia: Montante e Costanzo si raccontano alternando pubblico e privato. E sottolineano come ormai anche in Sicilia il clima sia profondamente cambiato: “Quando ero piccolo – ricorda Montante – il sindaco andava a braccetto col maresciallo dei carabinieri, con il prete e, al tempo stesso, col capomafia. Non era facile distinguere i ‘buoni’ dai ‘cattivi’”. E ancora, il suo ingresso in azienda in giovanissima età, il rapporto con le figlie, con Andrea Camilleri, con Ivan Lo Bello, con Emma Marcegaglia. E sul prossimo incarico in Confindustria dice: “Accetto, ma a una condizione…”.

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Una intervista a tutto campo anche quella con Mimmo Costanzo che, innamorato dell’arte contemporanea e viaggiatore instancabile, mostra in anteprima l’ultimo gioiello di casa: una cantina che racchiude un centinaio di bottiglie di gran lignaggio.

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30 Marzo 2012, 12:11

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