11 Maggio 2019, 19:12
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CALTANISSETTA – “E’ una sentenza esemplare, che ha conclamato l’esistenza e la pericolosità del perverso e invasivo ‘sistema Montante’ emerso dalle scrupolose e complesse indagini condotte con coraggio dalla Procura e dalla squadra mobile di Caltanissetta”. Così Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap, parte offesa e civile nel processo all’ex presidente di Confindustria Sicilia dopo la sentenza di ieri sera del Gup Graziella Luparello. “Dal settembre 2015 in poi – aggiunge – avevo sottoposto alla Dda di Caltanissetta, spontaneamente, diversi fatti inquietanti riguardanti Antonio Calogero Montante e taluni suoi sodali, circostanze riscontrate e oggetto – tra le altre – del processo. Un ‘sistema’ – sostiene Cicero – che negli anni aveva posto in essere molteplici e gravissime ritorsioni a mio danno, sotto ogni profilo ed ambito, riscontrate nel corso delle indagini. Montante è stato condannato anche per il reato di tentata violenza privata nei miei confronti, fatti per i quali ero anche parte offesa e parte civile nell’ambito del processo assistito dall’avvocato Annalisa Petitto”. Cicero ricostruisce le tappe dei suoi rapporti con Montante fino al 18 settembre 2015, quando, ricorda “mi dimettevo da presidente dell’Irsap e, contestualmente, rinunciavo alla nomina di commissario straordinario” deliberata dall’allora governatore Rosario Crocetta.
(ANSA).
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11 Maggio 2019, 19:12