Cronaca

Montenegro, il grido a Lampedusa: “Io che cosa sto facendo?”

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22 Maggio 2021, 15:48

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AGRIGENTO- Il cardinale Francesco Montenegro lascia Agrigento dopo tredici anni alla guida dell’arcidiocesi scegliendo di salutare l’intera comunità durante la messa del Crisma, la sua ultima celebrazione nella Città dei Templi, che coincide peraltro con il giorno del suo settantacinquesimo compleanno. “Vi lascio con l’augurio di essere Chiesa della Misericordia. Il Papa mi ha chiesto di andare a Roma.”

Don Franco, come ama farsi chiamare, è stato un indiscutibile protagonista dell’ultimo decennio nella provincia di Agrigento, terra dalle mille contraddizioni e dagli innumerevoli problemi che lo ha adottato come un figlio. Era il 23 febbraio 2008 quando Papa Benedetto XVI lo scelse alla guida dell’arcidiocesi, tra le più importanti, per evidenti ragioni geopolitiche, e vaste dell’intera Sicilia. Il suo “esordio” ad Agrigento avvenne il 17 maggio seguente in un gremitissimo stadio Esseneto dove si presentò all’intera comunità con il suo motto vescovile “Caritas sine Modo”. Ed è proprio il coraggio di amare anche ciò che non sempre è amabile ad aver caratterizzato il suo lungo cammino alla guida della chiesa agrigentina. Una chiesa e una fede – quella professata da Don Franco – che non deve fermarsi soltanto alle pratiche e alle devozioni ma che deve farsi solidarietà, difesa dei diritti umani e attenzione rivolta agli ultimi. Come quella che ha sempre avuto nei confronti dei migranti che, proprio nella provincia agrigentina, sono approdati e continuano ad approdare in cerca di una vita migliore.

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Rimangono scolpite nella memoria ancora oggi le sue parole all’indomani di quel 3 ottobre 2013 quando a Lampedusa morirono 368 persone in quella che ancora oggi è ricordata come una delle peggiori catastrofi nel Mediterraneo dell’ultimo secolo: “Io che cosa sto facendo? Devo voltarmi dall’altra parte e comportarmi come se queste persone non esistano?”. Don Franco viene ordinato cardinale da Papa Francesco , che nel luglio 2013 aveva scelto proprio Lampedusa come primo viaggio da Pontefice, nel 2015 e poco dopo diventa anche presidente della Caritas, carica da cui si è dimesso nel 2018. Nel mezzo il suo solenne e instancabile impegno per la causa di beatificazione di Rosario Livatino, avvenuta lo scorso 9 maggio, primo giudice della chiesa cattolica ad essere venerato. Da oggi il cardinale Montenegro assume il titolo di arcivescovo emerito di Agrigento. Al suo posto, dopo un periodo in cui lo ha affiancato, ci sarà don Alessandro Damiano, già vicario generale della Diocesi di Trapani

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22 Maggio 2021, 15:48

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