14 Luglio 2016, 05:05
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ROMA – “Provenzano non lascia alcun potere concreto, ma fortunatamente solo poco più che le macerie della sua organizzazione. Il suo erede dovrebbe essere Matteo Messina Denaro; più che il successore mi sembra un uomo in fuga. E soprattutto non più in grado di ridare basi solide a Cosa nostra”. E’ quanto afferma al Quotidiano nazionale il generale Mario Mori, ex capo dei Ros ai tempi della cattura di Riina. Alla domanda su come è stato possibile che lo Stato non sia riuscito a catturare il boss Bernardo Provenzano ben prima, Mori replica: “Non è facile dare una risposta in merito. Penso che solo dopo lo sviluppo di tecniche investigative più aderenti e specifiche, unite alla raggiunta consapevolezza generale della negatività di un mondo rappresentato da Cosa nostra, peraltro sempre più avulsa dalla realtà sociale anche in quelle terre dove il fenomeno aveva preso l’avvio, abbia consentito i risultati che tra l’altro hanno portato agli arresti di Riina e Provenzano. Da qui è derivato il progressivo sfaldamento dell’organizzazione”.
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14 Luglio 2016, 05:05