08 Novembre 2017, 07:51
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CATANIA. Non ce l’ha fatta il bimbo di 3 anni che era rimasto coinvolto nel drammatico incidente avvenuto lo scorso 29 ottobre in via Amenano a Misterbianco all’altezza del sottopassaggio della Tangenziale catanese. Ricoverato all’ospedale di Garibaldi Nesima dove era stato trasportato d’urgenza dal personale medico del 118 immediatamente dopo lo scontro, il piccolo era giunto in condizioni gravissime.
Al termine di nove giorni in cui i medici hanno fatto il possibile, il bimbo non ha, purtroppo, resistito alle gravi ferite riportate nell’incidente. La speranza non è mai venuta meno: ieri, purtroppo, la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ascoltare.
Intanto, al Garibaldi Nesima una equipe dell’Ismett di Patermo ha proceduto all’espianto degli organi autorizzato dalla famiglia. Verrà data una speranza ad altri piccoli.
La dinamica del sinistro ha visto impattare due vetture, una Peugeot condotta da un 18enne di Belpasso che avrebbe perso il controllo del mezzo invadendo la carreggiata e centrando in pieno la Mercedes con a bordo il bimbo con la mamma, la zia e la nonna.
IL COMUNICATO STAMPA DALL’OSPEDALE GARIBALDI. Eccezionale espianto di organi eseguito stanotte all’ospedale Garibaldi di Nesima A donare è stato un bambino di due anni vittima di un incidente stradale, giunto al pronto soccorso pediatrico con un gravissimo trauma cranico. Dichiarata la morte encefalica ieri mattina, si è proceduto subito alle modalità di accertamento, condotte dalla dott.ssa Graziella Manciagli, con l’assistenza dell’equipe di rianimazione diretta dal dott. Giuseppe Ferlazzo, nonché quella di un neurologo, il dott. Davide Maimone.
Concluso l’accertamento, nel tardo pomeriggio, la famiglia del piccolo deceduto ha dimostrato grande senso civico e umanità, fornendo il proprio consenso all’espianto degli organi, seguito immediatamente dal via libera del Procuratore di Catania, dott. Fabio Saponara. Subito dopo l’espianto, eseguito dall’equipe specializzata dell’ISMETT di Palermo, gli organi sono stati indirizzati su diverse città attraverso un volo prvato: il fegato a Bergamo; il rene destro a Padova; e il rene sinistro a Roma. L’intero processo di osservazione, accertamento della morte e procedura di espianto è stato attentamente seguito dal Coordinatore aziendale donazioni e trapianti dott.ssa Ilenia Bonanno, dal referente del Garibaldi di Nesima, dott. Bruno Longo e dall’infermiera di coordinamento, Mariella Bonaccorsi.
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08 Novembre 2017, 07:51