Morta da sette giorni, sarà tumulata | I figli: "Vivremo nel rimorso" - Live Sicilia

Morta da sette giorni, sarà tumulata | I figli: “Vivremo nel rimorso”

Il padre e il figlio di Grazia

Grazia Bruno riceverà degna sepoltura domani mattina. Il dolore dei figli: "Che legge è questa".

Il caso di grazia Bruno
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PALERMO- Avverrà domattina, alle 11.30, la tumulazione di Grazia Bruno, la donna di 68 anni deceduta giovedì mattina scorso a Villagrazia di Carini. Il sindaco, Giuseppe Agrusa, dopo il netto rifiuto dei parenti a procedere alla sepoltura ha infatti emesso un’ordinanza per l’inumazione coatta della signora Bruno. “Ci siamo recati per ben due volte – racconta il primo cittadino carinese – in casa della donna insieme ai vigili urbani. Il comandante ha cercato di far capire ai figli che la salma deve essere necessariamente portata al cimitero entro questo pomeriggio, che non c’è più nulla da fare. E’ intervenuto anche il medico legale che ha spiegato ai figli che la madre si mantiene in quelle condizioni per i farmaci a cui è stata sottoposta per il tumore al pancreas e che il processo di decomposizione è più lungo per questo motivo”. L’ordinanza vale fino alle dodici di domani mattina.

Delusione e rabbia in queste ore nell’abitazione di via Fondo Cicala 55 dove per tutta la mattina si sono recati parenti, conoscenti e vicini per dare l’ultimo saluto alla 68enne. La donna, a sette giorni dal decesso, continua a non presentare segni di decomposizione e non emana alcun cattivo odore. Anche la temperatura, spiegano i figli, continua a rimanere identica da giovedì. “Sono venuti a dirci – racconta Francesco Paolo Passalacqua – che la Procura ha deciso che ci sono le condizioni per permettere la sepoltura, che la legge non consente di andare oltre. Mi spiegate che giustizia è questa? Una legge che lascia vivere nel rimorso i figli e i nipoti di una donna che tra qualche ora potrebbe anche risvegliarsi dentro una cassa chiusa per sempre con lo zinco. È assurdo, non riesco a farmene una ragione, nessuno ci riesce. Mia sorella piange da stamattina ma che possiamo fare contro la legge? Nulla”.

 

 


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