28 Agosto 2008, 14:45
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E’ morta stamane all’ospedale Civico di Palermo Maria Stella Lo Verso, 49 anni, la donna rimasta gravemente ustionata nell’incendio scoppiato la notte tra il 17 e il 18 agosto in via Pindemonte. Il rogo, che era divampato dopo la deflagrazione avvenuta nel negozio di telefonia al piano terra dello stabile, non ha dunque lasciato scampo alla donna, che ha perso la sua battaglia contro la morte durata 10 giorni. Le condizioni di Maria Stella Lo Verso inizialmente sembravano gravi ma non disperate: subito dopo l’esplosione la donna era stata ricoverata nel reparto centro ustioni del Civico con circa il trenta percento del corpo ustionato. Nell’esplosione erano rimasti coinvolti anche i figli della donna, Cristina, 14 anni, e Marco. “La condizioni della ragazza – spiega all’ITALPRESS il primario della rianimazione dell’ospedale Civico, Mario Re – restano gravi ma stazionarie. Possiamo solo attendere e vedere. Il fratello invece era gia’ stato trasferito al reparto di chirurgia toracica”. Le condizioni della giovane quattordicenne erano subito apparse come le più gravi tra i feriti dopo la prima diagnosi, che parlava di ustioni del cinquanta percento in tutto il corpo e un brutto trauma da schiacciamento. La morte di Maria Stella Lo Verso aggrava la posizione di Claudio D’Antoni , 34 anni, finora unico indagato per l’incendio doloso del negozio, di proprietà del padre e del fratello, di via Pindermonte. L’uomo era stato arrestato dalla polizia due giorni dopo l’accaduto con per detenzione di arma clandestina e lesioni. Accusa che adesso, alla luce dei nuovi, tragici eventi, potrebbe essere cambiato in quella di omicidio colposo. Nel crollo erano rimasti feriti anche Maria Robba, 73 anni, il marito Antonio Rosone, 71, entrambi dimessi.
L.A.
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28 Agosto 2008, 14:45