11 Giugno 2019, 17:26
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Chi era Isidoro Mirabella? Una breve ricerca offre la risposta. Scriveva ‘Il Tempo’ otto anni fa: “Era il piccolo grande eroe di Mentana anche se lui, Isidoro Mirabella, deceduto sabato scorso a 81 anni, siciliano di nascita, nella cittadina garibaldina s’era trasferito soltanto negli anni Settanta. Mingherlino e basso di statura ma con un cuore immenso. Nella notte dell’11 giugno 1981 quando l’Italia seguiva in diretta Tv da Vermicino i soccorsi per salvare Alfredino Rampi, sei anni, caduto in un pozzo profondo 35 metri, Isidoro Mirabella si presentò volontario e vi si calò”.
Furono torride e indimenticabili notti d’estate di cui ricorre l’anniversario. Tutti vegliarono per ascoltare la voce di quel bambino inghiottito da un pozzo artesiano e il suo battito cardiaco sempre più fragile.
Raccontano dunque le cronache che Isidoro Mirabella, manovale siciliano piccolo e generoso – un metro e cinquanta di statura per cinquanta chili – scese nell’abisso, la seconda sera, per tentare il salvataggio. Lo calarono, non riuscì a tirare fuori il prigioniero che piangeva – operazione che risultò impossibile a tutti – ma gli parlò, lo consolò, lo confortò. Poi fu costretto a risalire, perché l’aria era poca e il cunicolo stretto.
Furono le notti della gente che restò sveglia, a casa, per seguire le operazioni di recupero. I padri e le madri sperimentavano l’angoscia come se fossero vicini ai genitori di Alfredino. I bambini osservavano, stralunati, quelle ore notturne che trascorrevano, mentre nessuno gli intimava di tornare a letto. Ognuno aveva una propria ragione di speranza e di pena. La speranza morì con Alfredino Rampi la mattina del 13 giugno.
Di quelle notti caldissime resta un sentimento di tragedia che gli anni non hanno scalfito, ma anche la memoria dei semplici eroi che lottarono contro il buio e risalirono in lacrime. Quasi nessuno li commemora, perché le storie dei buoni se le porta via il vento.
Isidoro Mirabella, eroe, manovale siciliano, morto in dignitosa povertà, scambiò qualche parola con il prigioniero di Vermicino che sognava che il Grande Mazinga venisse a prenderlo e sussurrava: “Ho freddo”. Poi fu costretto a rinunciare. Chissà se si saranno incontrati ancora. Chissà se avranno avuto modo di completare il discorso.
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11 Giugno 2019, 17:26