29 Aprile 2010, 17:30
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“Un morto sul lavoro ogni sette ore è la tragica media scandita da un orologio implacabile. Nel 2009 in Italia ci sono stati oltre 260 morti bianche. E il pericolo di decessi e infortuni sul lavoro a Palermo è ancora a livelli lontani dalle medie di un Paese civile”. Queste le parole del segretario della Cisl di Palermo, Mimmo Milazzo e dal segretario della Filca-Cisl di Palermo Salvatore Scelfo dopo la morte di Roberto Noto, operaio di 24 anni deceduto dopo una caduta in un cantiere di Palermo. Scelfo e Milazzo, esprimendo cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore, affermano l’impegno del sindacato su tre fronti: creare la cultura della sicurezza con contratti che già prevedono 16 ore di formazione e la “patente” per potere avviare una impresa edile, far funzionare il Testo Unico con un coordinamento tra controllo pubblico e gli Enti bilaterali, potenziare la figura delle RLST (Responsabile della Sicurezza dei Lavoratori Territoriali). “Solo così – dicono i sindacalisti della Cisl – sicurezza e prevenzione non resteranno parole vane”.
La Cisl di Palermo ha annunciato che richiederà al Prefetto la costituzione di un tavolo tecnico per unire e coordinare le azioni di Ispettorato del Lavoro, Asl, forze di polizia ed Enti bilaterali, per aumentare concretamente la vigilanza e le iniziative per la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro.
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29 Aprile 2010, 17:30