31 Luglio 2023, 18:41
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“Quanto emerso finora dagli esami autoptici consolida le nostre tesi, ovvero che Purgatori sarebbe stato colpito da ischemie cerebrali”. È quanto riferiscono i legali della famiglia del giornalista Andrea Purgatori, scomparso il 19 luglio.
I pm della Procura di Roma, in seguito all’esposto presentato dalla famiglia, hanno aperto un fascicolo che vede indagati due medici della clinica romana Pio XI per omicidio colposo.
Dagli accertamenti eseguiti sulla salma si sta cercando di capire se poter escludere o meno l’eventuale presenza di un’infezione. Tra le ipotesi sulla morte del giornalista a seguito dell’esposto dei familiari ci sarebbe quella di una pericardite settica, che potrebbe essere stata la causa dell’aggravarsi delle condizioni di Purgatori, al quale era stato diagnosticato un tumore ai polmoni e – da alcuni medici – la diffusione di metastasi al cervello. Il 6 settembre prossimo inoltre sono previste nuove perizie, ulteriore step degli accertamenti già avviati.
I magistrati hanno già ascoltato alcune persone; altri, tra cui sanitari e conoscenti del reporter, saranno sentite nei prossimi giorni per ripercorrere gli ultimi mesi di vita di Purgatori e il decorso della sua malattia. Il tutto in attesa dei risultati della Tac, dell’autopsia e dei prelievi effettuati per condurre gli esami anatomopatologici i cui risultati arriveranno non prima della fine di agosto. Solo quanto emergerà dagli esami potrà fornire elementi certi per avere un quadro chiaro e stabilire le cause della morte del reporter. La clinica Pio XI ha comunque precisato che il giornalista nella struttura “ha svolto solo accertamenti di diagnostica per immagini e una biopsia”.
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31 Luglio 2023, 18:41