05 Ottobre 2016, 10:45
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Quella di Stefano Cucchi fu una “morte improvvisa ed inaspettata per epilessia in un uomo con patologia epilettica di durata pluriennale, in trattamento con farmaci anti-epilettici”. È l’ipotesi “dotata di maggiore forza ed attendibilità” adottata dai periti nominati dal gip nell’ambito dell’inchiesta bis avviata per accertare la natura, l’entità e l’effettiva portata delle lesioni patite da Stefano Cucchi, il geometra romano morto il 22 ottobre 2009 una settimana dopo il suo arresto per droga. Per i periti “le lesioni riportate da Stefano Cucchi dopo il 15 ottobre 2009 non possono essere considerate correlabili causalmente o concausalmente, direttamente o indirettamente anche in modo non esclusivo, con l’evento morte”.
La perizia scontenta però Ilaria Cucchi. La sorella di Stefano, che si è a lungo battuta per questa inchiesta bis, sono le fratture e il globo vescicale le cause della morte di Stefano perché “a differenza dell’epilessia ha elementi oggettivi e riscontrati dagli stessi periti”.
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05 Ottobre 2016, 10:45