08 Dicembre 2022, 11:13
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PALERMO – Dure prese di posizione di sindacati e alcuni partiti dopo la morte dell’operaio Angelo Salamone ieri nei cantieri navali palermitani. “Esprimiamo il nostro sincero cordoglio alla famiglia dell’operaio di una ditta che lavorava per un appalto nello stabilimento palermitano di Fincantieri, chiediamo, al fine di contenere questa strage, l’assunzione di diecimila ispettori del lavoro, di dare maggiori poteri ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, il riconoscimento certo delle malattie professionali, che il medico d’azienda sia una figura pubblica, norme più stringenti sugli appalti, l ‘istituzione di una procura nazionale per indagare gli incidenti sul lavoro”, dice il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Frank Ferlisi.
“Quando potremo smettere di contare tutti questi morti? Diciamo basta a questa strage silenziosa e denunciamo, ancora una volta, che manca la sicurezza nei luoghi di lavoro ed è necessaria la formazione e la formazione tutti i lavoratori”, afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia e Area Vasta.
“Ad ogni evento così tragico restiamo senza parole, non è possibile che ancora un altro lavoratore ieri sera non abbia fatto ritorno a casa. Siamo vicini alla famiglia di Angelo Salamone, e ci auguriamo venga fatta presto chiarezza sulla dinamica del grave incidente accaduto all’interno del cantiere navale palermitano”, affermano Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani.
Il segretario regionale Ugl Metalmeccanici Angelo Mazzeo dice: “Siamo sconvolti per l’accaduto e ci uniamo al cordoglio per questa ennesima vittima di una strage ormai inaccettabile, esprimendo anche le più sentite condoglianze ai familiari di Angelo Salamone. E’ diventato ormai impossibile rimanere a guardare inermi, ma bisogna fare qualcosa di concreto per fermare questo stillicidio”.
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08 Dicembre 2022, 11:13