Cronaca

Morto don Giacomo Ribaudo, il prete che chiese ai mafiosi di convertirsi

di

12 Ottobre 2024, 10:01

2 min di lettura

PALERMO – Palermo piange per la morte di padre Giacomo Ribaudo. All’età di 80 anni, dopo una malattia, si è spento il “prete antimafia” che non amava questa etichetta, attribuitagli per la sua attività sul territorio, nei quartieri a rischio del capoluogo siciliano.

Don Ribaudo, la mafia e le dissociazioni

In un’intervista raccontò che alcuni mafiosi gli avrebbero riferito nel 1993 la volontà di Bernardo Provenzano di dissociarsi, cosa che non avvenne. Il parroco della Magione, di Maria Santissima del Carmelo ai Decollati, nel quartiere della Guadagna, e di San Giuseppe di Villabate, nel ’93 chiese ai mafiosi di convertirsi.

“Dobbiamo annunciare il Vangelo”

“Il nostro ruolo è culturale e sociale, mentre i compiti di repressione spettano allo Stato – diceva -. Noi dobbiamo annunciare il Vangelo e difendere i deboli, promuovere la giustizia e la solidarietà, contro ogni forma di prepotenza e di prevaricazione. Di fronte al fenomeno mafioso, i parroci non devono esitare a denunciare con forza anche le connivenze politiche e istituzionali”.

Articoli Correlati

Lagalla: “Grave perdita, il suo esempio non sarà dimenticato”

“La scomparsa di padre Giacomo Ribaudo è una grave perdita per la Diocesi palermitana e per la città. Ha dedicato la sua vita alle persone più deboli nei quartieri più difficili di Palermo, diffondendo con forza importanti messaggi di coraggio, denuncia e giustizia sociale contro l’influenza e la prepotenza della mafia. Il suo esempio non verrà mai dimenticato. A nome mio e dell’amministrazione esprimo il mio cordoglio alla famiglia di padre Ribaudo e alla chiesa palermitana”. Lo dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Tantillo: “Palermo perde un uomo che ha dato tanto”

“Non solo la Chiesa, ma tutta Palermo perde oggi un uomo che ha dato alla nostra città, prendendosi cura dei più fragili, offrendo sostegno a quanti hanno voluto avviare percorsi di liberazione dalla mafia. Don Ribaudo ha rappresentato in tanti quartieri di Palermo il segno di un impegno concreto per costruire cultura della legalità unita a cultura dei diritti. A nome del Consiglio comunale desidero oggi esprimere tutta la mia vicinanza ai suoi familiari e a tutta la comunità ecclesiale palermitana“. Lo dice il presidente del Consiglio comunale di Palermo, Giulio Tantillo.

Pubblicato il

12 Ottobre 2024, 10:01

Condividi sui social