E’ morto Giorgio Faletti | Sconfitto dal tumore

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04 Luglio 2014, 12:03

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TORINO – E’ morto Giorgio Faletti, attore, cantante, scrittore e artista noto al pubblico televisivo. Faletti, nato ad Asti il 25 novembre del 1950, aveva 63 anni e da tempo combatteva contro un tumore. Era ricoverato all’Ospedale Molinette, aveva annullato tutti gli impegni perchè non stava bene.

“Cari amici, purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore.” Giorgio. E’ quanto si legge sul sito ufficiale dello scrittore morto oggi, 4 luglio. E sempre sul suo sito c’e’ una sua frase messa in evidenza: ‘Ho sempre sostituito la paura di non farcela con la speranza di farcela di nuovo’.

Personaggio poliedrico, artista dai tanti volti, Faletti ha conosciuto il successo in vari ambiti artistici: dalla tv per tutti, alla scrittura, alla musica come cantante e autore, fino al cinema impegnato. Cabarettista di fama in tv, ha fatto ridere il grande pubblico a Drive in, (da Vito Catozzo a Suor Daliso) e poi quello della prima serata del sabato in un Fantastico (era il 1990) con Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti. Intanto, laureato in Giurisprudenza, coltiva anche la passione per la musica pubblicando nel 1988 pubblica il primo mini-album Colletti bianchi, colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti.

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Nel 1991 suo secondo disco, Disperato ma non serio, che contiene tra le altre canzoni, Ulula, uno dei brani più trasmessi in radio nell’estate 1991. Sempre quell’anno scrive per Mina, Traditore, e la include in Caterpillar, ma poi sarà anche autore di brani per Milva, Fiordaliso, e Branduardi. Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, inserita poi nel suo terzo album Condannato a ridere.

A Sanremo torna nel 1994 e vince il premio della critica, classificandosi anche al secondo posto in assoluto, con Signor Tenente, una canzone ispirata alla strage di Capaci e d’Amelio, che è rimasta nell’immaginario collettivo. Ma è nel 2002 che sorprende tutti, pubblico e critica, con il suo straordinario esordio da narratore con il primo thriller, Io uccido, che vende oltre 4 milioni di copie. Nel 2004 raddoppia con il secondo romanzo Niente di vero tranne gli occhi, che al momento ne ha vendute tre milioni e mezzo, per continuare poi la fortunata carriera di scrittore. Sarà anche attore impegnato, in Baaria di Tornatore e nel film Il sorteggio di Giacomo Campiotti.

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04 Luglio 2014, 12:03

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