24 Aprile 2024, 16:53
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PALERMO- Non ce la fanno. Non riescono a muovere un passo, se non dopo immani sforzi. Avanzano fino alla soglia di San Mattia dei Crociferi. Guardano, da lontano, la bara e restano fermi, mentre qualcuno scoppia a piangere.
In fondo, c’è il feretro che accoglie le spoglie di Luigi Carollo, attivista dei diritti civili, morto a cinquantaquattro anni. Raccontano che sia stata una cosa abbastanza improvvisa, una scoperta e una ripida discesa. Non si precisa meglio, nella camera ardente, ma lo sgomento è palese.
C’è un corteo dolente, nell’ampio spazio poco oltre piazza Kalsa. Il cielo è plumbeo, come per l’ultimo e recentissimo saluto a Vincenzo Agostino, padre coraggio e simbolo dell’antimafia più sincera.
Ci sono dei ragazzi e delle ragazze che si tengono per mano. Sono qui per una gratitudine affettuosa. Senza le battaglie di persone valorose come Luigi, quell’amore dolcissimo sarebbe stato fermato alla dogana di un moralismo immorale.
Tanti sono qui, per motivi diversi, magari, con lo stesso dolore. C’è Fausto Melluso che opera nel cuore di Ballarò. “Siamo tutti sconvolti e sotto choc – dice -. Non ci troviamo all’epilogo di una lunga malattia che crea un lutto atroce, ma non inatteso: oggi è diverso. Non ce lo aspettavamo. Stava organizzando il Pride”.
C’è l’ex vicesindaco Fabio Giambrone: “Luigi era garbato e risoluto, nella rivendicazione dei diritti”. C’è Leoluca Orlando, che sosta in silenzio davanti alla bara. C’è Mariangela Di Gangi. C’è Alberto Mangano. C’è Giusto Catania. Sono quasi tutti in lacrime.
“Con Luigi Carollo se ne va un pezzo importante della storia della sinistra palermitana – dice Claudio Fava – e del movimento ‘Cento passi’. Lo piangiamo in tanti, lo rimpiangeremo tutti”.
C’è la nota affettuosa del sindaco, Roberto Lagalla, che è stato alla camera ardente: ““Esprimo cordoglio per la prematura scomparsa di Luigi Carollo, attivista sempre in prima fila per la difesa dei diritti e promotore del Pride a Palermo”.
“A Luigi – prosegue – mi legano i ricordi di una proficua e sincera collaborazione che risale fin dai tempi in cui ho ricoperto l’incarico di rettore dell’Università degli Studi di Palermo. È stato un uomo capace di proporre le proprie idee sempre nel rispetto di tutte le sensibilità. Rivolgo alla sua famiglia e ai suoi cari tutta la mia vicinanza”.
Un ragazzo in motorino porta dei fiori. Quel corteo dolente incespica sul proprio dolore, mentre si fa coraggio e, a poco a poco, giunge a destinazione. Rendono omaggio a un ragazzo libero e nobile. Arriva la mamma di Luigi. Si avvicina al figlio, sorretta. E depone sul suo volto una carezza.
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24 Aprile 2024, 16:53