31 Maggio 2016, 06:27
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CATANIA – Una storia di grande amore e una tragedia. Mario Cannavò domenica ha donato fegato e reni. Un gesto, quello della famiglia, che permetterà di salvare altre vite umane. Il prelievo degli organi è avvenuto al Cannizzaro di Catania. Il 24enne è arrivato all’ospedale in condizioni disperate ed è morto dopo cinque giorni di coma. Nell’incidente non è stato coinvolto alcun altro lavoratore, come spiega l’avvocato Candia Corsaro che assiste i famigliari di Mario.
Mario Cannavò è caduto da una impalcatura in un cantiere di Librino la settimana scorsa.
La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta su questa morte bianca. Sono partiti gli accertamenti sul cantiere: si deve comprendere se tutte le norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro sono state rispettate. Gli inquirenti, in questa prima fase delle indagini, mantengono il massimo riserbo. La titolare del fascicolo è la pm Raffaella Vinciguerra.
E’ stata necessaria l’autorizzazione della Procura di Catania per il prelievo di organi, eseguito nella notte tra sabato e domenica nel reparto Rianimazione e Anestesia del Cannizzaro. Il cuore e i polmoni di Mario, infatti, non sono stati prelevati per permettere al medico legale di poter accertare le cause del decesso.
Ma adesso, questo splendido gesto di Mario, chiede giustizia. Saranno i magistrati ad accertare le cause del decesso e l’ombra terribile, dell’ennesima morte bianca.
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31 Maggio 2016, 06:27