09 Agosto 2013, 17:03
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PALERMO – “Un giorno di grande felicità per me e per Confartigianato perché siamo riusciti a dare un’opportunità di lavoro a quindici persone e dunque a quindici famiglie”. E’ così che Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo, ha commentato il rilascio, avvenuto stamattina, da parte del Settore Servizi alle Imprese del Comune di Palermo, delle quindici autorizzazioni per le motoape. Una vicenda controversa che andava avanti da tempo tra proteste e occupazioni del suolo pubblico, quella che vede al centro i conducenti delle Ape Calesse e che oggi sembrerebbe aver trovato un punto di svolta.
“Dopo tanto tempo siamo riusciti a chiudere questa partita – continua Reina –. Non era mai stato riconosciuto questo codice professionale già esistente per l’Ateco, ma oggi finalmente è stato regolamentato come servizio turistico, grazie anche all’interesse dei consiglieri comunali”. Quindici licenze, dunque, con tanto di requisiti alla mano. I selezionati, infatti, devono essere in possesso di una patente da conducente di motocarrozzette, essere iscritti all’Albo della Camera di Commercio di Palermo e aver superato i controlli sui requisiti morali presenti nel bando di partecipazione. I conducenti, inoltre, devono possedere una motocarrozzetta di proprietà e un’assicurazione contro terzi. Ogni mezzo, inoltre, deve essere dotato di un dischetto con funzione multilingua.
Quindici, dicevamo, i conducenti delle motocarrozzette che presto potranno andare in giro per la città con tanto di licenze. Si tratta, in ordine, di Christian Castellese, Enrico Romagnolo, Vincenzo Romagnolo Maddalena Napoli, Antonino La Barbera, Giovanni Calderone, Giuseppina Visconti, Vito Santoro, Francesco Paolo Mistretta, Giuseppe D’Alessandro, Francesco Grasso, Antonino Romagnolo, Federico Rosa, Giovan Battista Sampino, Antonino Gugliardo. Una graduatoria provvisoria, in attesa dei controlli di tutti i documenti.
Un percorso turistico-monumentale obbligatorio di mezz’ora o più all’interno dei Quattro mandamenti e che prevede la possibilità di fare soltanto due escursioni esterne presso la Cappella Palatina e le Catacombe. Tre, al massimo, i soggetti da poter trasportare sui mezzi bianchi e blu, per un tetto massimo che deve aggirarsi sui quaranta-cinquanta euro. “Questi lavoratori non devono essere dei mantenuti ma lavorare a pieno e in modo legale”, ribatte Reina. Il presidente di Confartigianato tiene a precisare che “vigileremo perché le regole vengano rispettate e chi non lo farà perderà ogni diritto all’autorizzazione”. Un ultimo messaggio rivolto ai turisti: “Chi si sente defraudato è invitato a denunciare chi non rispetterà le norme”.
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09 Agosto 2013, 17:03