05 Febbraio 2015, 20:02
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PALERMO – Il Mov139 si prepara ad allargare la maggioranza a Sala delle Lapidi? La domanda è sorta spontanea quando oggi, durante una conferenza stampa col sindaco Orlando, il capogruppo Aurelio Scavone ha parlato di un rapporto di stretta collaborazione con Idv, dopo la scissione del Professore, e Sicilia Democratica di Lino Leanza e Totò Lentini. Un’eventualità che il primo cittadino ha in qualche modo puntualizzato, parlando dell’importanza dell’apporto di tutto il consiglio comunale e della necessità di trovare maggioranze anche variabili sui singoli atti.
Ma l’ipotesi allargamento non è così peregrina, almeno stando a quanto scrivono in una nota congiunta Idv e Sd. “Da oggi inizia una fase di non ritorno per la nostra città, una fase fondamentale per la sua rinascita in cui crediamo fortemente – dicono il capogruppo di Idv Filippo Occhipinti e quello di Sicilia Democratica Orazio La Corte – il nostro contributo è stato e sarà sempre finalizzato al bene di Palermo e dei palermitani, senza se e senza ma. Un’alleanza politica con il Mov139 è quasi naturale, ma può e deve passare da progetti e programmazione comuni, che facciano i conti anche con le nostre idee sulla città. Sino a quando, però, non verremo coinvolti in questo processo, faremo come abbiamo sempre fatto fino ad oggi: valuteremo gli atti del sindaco e della maggioranza di volta in volta, in base al programma che i cittadini hanno votato non certo per una ipotetica alleanza politica. A noi interessa solo la crescita della città e il benessere dei palermitani, senza pensare alle poltrone o a posti di governo”.
Un’apertura al centrosinistra colta al volo anche dal Pd. “Una riunificazione del centrosinistra non può che fare bene a Palermo, il problema è capire qual è l’elemento che può consentire l’unificazione – dice il segretario provinciale dei democratici Carmelo Miceli – secondo noi deve essere un momento di riflessione comune per la città, con un patto che individui alcuni punti essenziali per il rilancio di Palermo come le pedonalizzazioni, il centro storico, la fruizione del mare, la sicurezza, il sociale, le periferie abbandonate, il decentramento che sembra accantonato. Noi siamo pronti a dialogare, senza richieste di posti in giunta o sotterfugi, come è sempre stato”. E l’occasione per un ritrovato dialogo potrebbe essere proprio la presidenza della Prima commissione consiliare, per cui ci sono in lizza Antonella Monastra del Pd e l’uscente Diego Catalano del Mov139. “La polemica di Scavone era gratuita, il sindaco infatti non l’ha condivisa – continua Miceli in riferimento all’esistenza di un Patto del Nazareno in Terza e Settima commissione – il Pd non può che prendere atto di quanto successo in commissione Bilancio. Se si fosse avviato un dialogo col centrosinistra sarebbe andata diversamente. Antonella Monastra, per quello che ha rappresentato, può essere valorizzata e quindi invitiamo il centrosinistra a dare un segnale alla città. Potrebbe essere un buon di partenza per il futuro”.
Ma qualcuno, tra le opposizioni, potrebbe anche contestare l’attuale composizione dell’ufficio di presidenza del consiglio composto da due esponenti del Mov139 e da uno di Sd, che oggi dialoga bene con la maggioranza. Insomma, sussurra qualcuno, potrebbe essere il caso di rimettere in discussione l’attuale assetto, per dare spazio alle opposizioni, anche se il regolamento non contempla la sfiducia nemmeno del presidente, nonostante prevista per legge, e men che meno quella per i vice. “Prendiamo atto della nuova compagine di maggioranza che si è formata in consiglio comunale tra Mov139, Idv e Sd – dice il capogruppo di Fi Giulio Tantillo – ci auguriamo che con questa nuova maggioranza l’amministrazione presenti una programmazione che dia risposte, in tempi brevi, alle speranze e ai diritti dei cittadini”.
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05 Febbraio 2015, 20:02