28 Aprile 2017, 21:48
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PALERMO – Musica e assembramento di persone. La vita in un tratto di via Principe di Belmonte era diventata un inferno. Tutta colpa, secondo la Procura della Repubblica, del Florio Stk Bar, uno dei noti locali notturni più noti della città.
Accogliendo la richiesta del pubblico ministero Luca Battinieri il giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa ha sequestrato il locale. Il titolare, Pietro Daniele Vitale, è indagato per avere “disturbato l’occupazione e il riposo delle persone mediante schiamazzi e abuso di strumenti sonori”. Un provvedimento che rischia di fare scuola in città dove le regole del settore vengono spesso violate.
La Cassazione ha stabilito un principio richiamato nel provvedimento: “Il gestore di un pub è responsabile sia per l’abuso sia per l’effusione di rumori e musica ad alto volume che per gli schiamazzi e i rumori provocati dagli avventori”. Ed invece Vitale nulla avrebbe fatto per evitarli. Anzi, il giudice lo definisce “refrattario al rispetto della legalità”, facendo riferimento a un precedente sequestro preventivo per occupazione del suolo pubblico del tratto di strada compreso fra i civici 43 e 45 di via Principe di Belmonte. Vitale ha collezionato tre decreti penali di condanna.
Sono stati i tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, a rivelare il superamento del limite di rumore tollerabile, sia per la musica all’interno del locale che per l’assembramento dei clienti all’esterno. Decine le proteste dei residenti raccolte dagli investigatori.
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28 Aprile 2017, 21:48