22 Luglio 2019, 17:12
3 min di lettura
PALERMO – Una parola o uno sguardo di troppo, un rimprovero, una discussione accesa. La musica e l’atmosfera spensierata di una serata estiva hanno fatto ancora una volta da sfondo alla violenza e nuovamente nel cuore della movida palermitana. Dopo l’episodio in via Candelai, avvenuto i primi di giugno in un locale in cui un ragazzo è rimasto gravemente ferito ad un occhio e quello in via Maqueda, dove un giovane ha riportato la perforazione di un timpano, un’altra rissa ha preso vita sabato notte alla Cala, davanti agli occhi di passanti e clienti.
Ma non è stata l’unica, perché il bilancio dell’ultimo fine settimana parla dei due commercianti presi a calci e pugni, ma anche di un sedicenne aggredito da coetanei e di due uomini di 35 e 40 anni soccorsi dal 118, con gli ultimi due episodi avvenuti in contesti diversi. Tre vicende che, purtroppo, hanno in comune la violenza e che fanno crescere l’allarme giù alimentato dai casi segnalati dal centro storico e dalle borgate marinare, soprattutto sul fronte delle baby gang.
La rissa alla Cala è avvenuta nel bel mezzo del sabato sera, a pochi metri dai pub più frequentati durante le serate estive. La violenza è esplosa davanti al locale “Calapollo”, poi si è spostata al centro della carreggiata, dove automobilisti e passanti hanno immortalato con dei video il caos esploso a pochi metri dal porticciolo. Una decina le persone coinvolte: in base a quanto i titolari dell’attività commerciale hanno raccontato alla polizia, sarebbero stati colpiti dopo aver rimproverato un giovane che stava lasciando in sosta la propria bici, incatenandola ad alcuni cassonetti della raccolta differenziata.
A sferrare calci e pugni sarebbe stato un gruppo di ragazzi giunti in soccorso dell’amico. Per padre e figlio è stato necessario l’arrivo di un ambulanza e il trasporto in ospedale, mentre sulla vicenda sono partite subito le indagini per risalire agli aggressori. E’ di altri due feriti trasportati in ospedale, il bilancio di una maxi rissa avvenuta domenica durante la conferenza della lega giovanile bengalese.
Cinquanta persone si erano riunite nei locali vicino alla parrocchia Sacro Cuore di Gesù di vicolo Tornabene 2, nella zona della Noce, a Palermo affittati per dai componenti del gruppo politico. Anche in questo caso, è improvvisamente scoppiato il caos, al punto da rendere necessario l’intervento massiccio della polizia, giunta sul posto con diverse volanti. In vicolo Tornabene anche il 118 che ha trasportato al pronto soccorso due uomini, che una volta sottoposti alle cure dei medici sono stati poi dimessi.
Lo scontro avrebbe riguardato due fazioni interne alla lega giovanile bengalese, quella storica e una seconda nata da poco più di due anni, ma la presenza all’evento pubblico di alcuni sostenitori del gruppo più recente non sarebbe stata gradita. Un’accesa discussione sarebbe in pochi minuti sfociata in violenza, scatenando il panico all’interno e all’esterno dei locali. Una notte di paura, nel capoluogo siciliano, anche per un sedicenne, che sotto choc ha chiamato il 113 domenica notte, intorno all’una. Si trovava davanti al Teatro di verdura, aveva poco prima partecipato ad un evento privato riservato alle scuole e un gruppo di coetanei lo aveva aggredito.
Pure in questo caso, sono partiti insulti e botte E secondo quanto raccontato dalla vittima, alla base della violenza ci sarebbe stato il tentativo di difendere una ragazza dalle avances dei giovani. L’approccio sarebbe infatti avvenuto all’interno del teatro durante la manifestazione, ma una volta in strada, la banda sarebbe entrata in azione per dare vita ad una sorta di spedizione punitiva. Gli agenti hanno raccolto tutti gli elementi per risalire ai componenti della baby gang.
Pubblicato il
22 Luglio 2019, 17:12