Movida, ecco il regolamento | Giro di vite su orari e alcolici

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18 Giugno 2014, 18:36

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PALERMO – Stop alla musica, alla pubblicità di offerte speciali per la vendita di alcolici dopo un certo orario, multe salate e controlli sui decibel. Ecco il nuovo regolamento sulla movida, anche se Palazzo delle Aquile non vuole sentir nominare il termine, come dimostra il titolo chilometrico dato alla bozza: “Regolamento sullo sviluppo sostenibile ai fini della convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private, pubbliche e demaniali”.

Il testo in sé comprende appena 11 articoli e le differenze rispetto all’ordinanza dello scorso anno non sono tantissime e riguardano più che altro la forma: il fatto che vi sia una convergenza con le associazioni di categoria e l’aver adottato non un’ordinanza, impugnabile al Tar, ma un regolamento sulla cui entrata in vigore però non ci sono ancora tempi certi. “Noi abbiamo l’esigenza di investire l’organo responsabile conoscendone l’orientamento – spiega in conferenza il sindaco Leoluca Orlando, accompagnato dal dirigente del Suap Paolo Basile e dall’assessore Giovanna Marano – ma questo si manifesta approvando nei tempi più brevi. Il consiglio può autorizzare, nelle more, il sindaco a operare in linea col regolamento da approvare. Possiamo nel frattempo fare anche un’ordinanza, se ce lo chiede il consiglio comunale, ma ci auguriamo non sia necessario”.

Ma cosa prevede il nuovo testo? I commercianti dovranno rendere noti gli orari di apertura e chiusura, pulire le aree antistanti ai locali, non collocare all’esterno erogatori di bevande e rendere inutilizzabili ai passanti, durante la chiusura, l’uso di tavoli e sedie. E poi ecco le tanto attese norme sui divieti: vietata la vendita per asporto dopo la mezzanotte di bevande in vetro e lattine, a meno che la consumazione non avvenga all’interno del locale o mediante servizio al tavolo all’esterno; vietata la pubblicizzazione dopo le 22 di offerte speciali sugli alcolici.

Novità anche per la musica. Stop a quella esterna (quindi non a quella dentro i locali) a mezzanotte dal giovedì alla domenica e all’una il venerdì, il sabato, i festivi e i prefestivi, ma solo dal primo giugno al 30 settembre. Nel resto dell’anno stop sempre a mezzanotte. Uniche eccezioni Ferragosto, Capodanno, San Valentino, il Festino di Santa Rosalia, dal giovedì al martedì grasso e Halloween, oltre a precise deroghe in occasioni di particolari manifestazioni. Il tetto dei decibel, da misurare a fine serata e all’altezza della abitazione più vicina, è di 70 decibel fino alle 22 e 60 dalle 22 in poi. Sono previste sanzioni da 25 a 500 euro, alla terza volta scatta la chiusura per cinque giorni. Il sindaco potrà anche, in occasioni particolari, vietare il consumo di alcolici.

“La finalità del regolamento è la sostenibilità e la conciliabilità tra i commercianti e i residenti – dice l’assessore Marano -, vogliamo sconfiggere la movida selvaggia che stravolge la vita del centro storico e lo sottopone allo stress di un impatto ambientale e di sostenibilità e gli fa perdere attrattività turistica. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, dalle associazioni di rappresentanza come Confcommercio, Confesercenti e Vivocivile, ai centri commerciali naturali: hanno contribuito a un percorso partecipato in cui l’amministrazione è stata in ascolto per recepire suggerimenti e istanze. Non siamo stati in grado di raccoglierle tutte, speriamo di averne colto l’essenza”.

“Non è un provvedimento punitivo – precisa l’assessore – ma la libertà di divertirsi deve entrare in sintonia col rispetto dovuto a chi risiede, non può continuare a esserci un trauma per i residenti. Il regolamento viene consegnato al consiglio comunale con questa filosofia. Contrastare la movida selvaggia è un nostro specifico obiettivo ed è il primo passo di un percorso condiviso”. “Questo è il risultato di una precisa indicazione data dal sindaco nel corso di un vertice notturno – spiega Basile – è uno strumento snello che riteniamo possa costituire un passo importante”.

Il problema, adesso, sarà non solo far digerire il regolamento al consiglio comunale, ma anche applicare in concreto le norme. Sarebbe difficile multare chi, dopo la mezzanotte, vende bottiglie di vetro, stabilendo con precisione gli orari di vendita. Per non parlare della necessità di controllare a tappeto il territorio, contrastando gli abusivi e chi sfora causando sleale concorrenza. “Se si ha una norma che vale per tutti – precisa Orlando – si evita una corsa ad emulare secondo la logica del più uno: se chi sta accanto a me sfora i decibel o l’orario, io mi adeguo per ragioni di concorrenza. E allora diventa fondamentale un controllo rigoroso”.

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LE REAZIONI
“Esprimiamo un ringraziamento all’amministrazione per la scelta di un regolamento – dice Antonio Ferrante, presidente di Vivocivile, associazione che l’anno scorso aveva impugnato al Tar l’ordinanza sulla movida – ma anche per il contenuto tecnico e la chiarezza delle norme. Abbiamo trovato una sintesi tra le necessità dei locali in una città turistica e quelle dei residenti”.

“La cosa più importante è l’armonia tra chi lavora e chi ci amministra – dice Gigi Mangia della Fipe – speriamo che vengano tanti altri regolamenti così”.

“Accettiamo di buon grado il nuovo regolamento sulla Movida presentato dall’assessore Marano e dal sindaco oggi”. A dichiararlo è il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, che aggiunge: “Le norme devono tenere conto degli interessi degli esercenti e dei cittadini che vivono nelle zone interessate, per questo la nostra associazione si augura che si tratti di un regolamento definitivo. Non vorremmo ritrovarci, in futuro, a dover far fronte ad ulteriori cambiamenti che danneggiano puntualmente commercianti e residenti”.

“Questo è un atto che non possono fare – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – la giunta aveva l’obbligo di fare il regolamento già l’anno scorso, con un’ordinanza si rischiano nuove impugnative. Questo regolamento ancora non esiste e sarà il caos in città. E’ un fallimento, una pezza che mostra una falla”.

“Mi impegno a votare l’atto il prima possibile – dice Paolo Caracausi, presidente della commissione Attività produttive – ma siamo in fortissimo ritardo, andava fatto a marzo o dopo il ricoro al Tar”.

Siamo soddisfatti dell’iniziativa voluta dal Comune. Un regolamento che favorisce una sana convivenza tra attività commerciali che operano nei luoghi della movida e chi vive negli stessi spazi è sicuramente un passo importante che può contribuire a rendere Palermo una città vivibile e dinamica”. Lo afferma il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi. “In attesa dell’entrata in vigore del provvedimento – prosegue Attinasi – daremo voce alle esigenze degli esercenti. Siamo certi che solo un clima di collaborazione tra le attività produttive e l’amministrazione comunale può rendere migliore questa città. Il muro contro muro, oggi, non paga”.

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18 Giugno 2014, 18:36

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