06 Agosto 2014, 18:49
3 min di lettura
PALERMO – Il Comune vince per il momento la sfida della movida. Il Tar non ha accettato, infatti, il decreto cautelare presentato dai gestori delle discoteche nei confronti dell’ordinanza firmata lo scorso 8 luglio dal sindaco Leoluca Orlando, che impone lo stop alla musica a mezzanotte dalla domenica al giovedì e fino all’una il venerdì e il sabato.
Un provvedimento adottato dopo che la giunta ha approvato il regolamento che è ancora all’esame del consiglio comunale. E sarebbe questo uno dei motivi ad avere spinto i giudici amministrativi a non accettare il decreto promosso da numerosi locali tra cui Baia del Corallo, Terrazze dei Candelai, Moro, Playa Bonita, Ombelico del Mondo, Baia, Cala Levante, Terrazze del Charleston, Costa Ponente e Country. Per il Tar non ci sarebbe stato un pericolo urgente e quindi ha fissato la decisione sulla richiesta di sospensiva per il 9 settembre, quando l’ordinanza sarà già scaduta. “Questo provvedimento non entra nel merito, si limita a dire che siccome la giunta ha approvato la bozza di regolamento non si può parlare di inerzia della Pubblica Amministrazione, non si rilevano motivi di somma urgenza e si rinvia”, dice l’avvocato Aldo Spatafora che ha curato il ricorso.
“Speriamo in un incontro con il sindaco al più presto – dice Giancarlo Naselli del Moro – la stagione sta finendo e siamo in una situazione disperata. Io ho 20 dipendenti, ma per andare avanti ho bisogno di poter lavorare. Abbiamo l’autorizzazione della commissione per i pubblici spettacoli, quella della Questura, in più siamo lontani dal centro abitato: perché rovinarci a metà stagione, dopo che la prima parte è stata già caratterizzata dal maltempo? Questa ordinanza è la mazzata finale”.
“Aspettiamo con fiducia il responso del giudice tutelare che avverrà nell’udienza già fissata del 9 settembre – dicono alcuni titolari delle discoteche – pertanto ogni commento sulla situazione attuale è da ritenersi superfluo visto il danno che si sta determinando per le attività che vengono colpite dall’ordinanza. I giovani saranno costretti ad andare in altri centri della Provincia, che beneficeranno di questa situazione. Stiamo valutando se chiedere un risarcimento danni per le difficoltà determinate dall’ordinanza”.
Alcuni gestori delle discoteche hanno così deciso di rivolgersi all’avvocato Alessandro Palmigiano, ma non ci sono per il momento altre richieste di sospensiva in vista. “Ho suggerito di presentare un ricorso con una richiesta di risarcimento danni – spiega il legale a Livesicilia – perché i tempi saranno lunghi. Ho chiesto una perizia tecnica per poter quantificare il risarcimento, ma sicuramente siamo nell’ordine dei centinaia di migliaia di euro per i locali più grandi. Capiamo che il Comune abbia bisogno di bilanciare le esigenze dei locali con quelle dei residenti, ma le situazioni vanno valutate caso per caso. Se un locale non è accanto a delle abitazioni, chi disturba?”. “Serve un confronto con l’amministrazione”, aggiunge Nunzio Reina di Confartigianato.
Una vittoria non solo per il sindaco, ma anche per l’assessore al ramo Giovanna Marano e per il dirigente del Suap Paolo Basile. L’ordinanza resterà così in vigore fino al 31 agosto. “Ne abbiamo parlato ieri con le altre minoranze – dice Paolo Caracausi, presidente della commissione Attività produttive – il consiglio comunale deve fare presto e approvare il regolamento, facendo le modifiche necessarie per non danneggiare i giovani e le attività commerciali, soprattutto per chi opera lontano dalle zone residenziali”. “Condividiamo la necessità di garantire il sonno dei cittadini, specie in città – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – chi vuole fare musica deve insonorizzare il locale. Nella fascia costiera si può aprire un ragionamento per ritoccare l’orario, vedremo cosa ne pensano tutti: una piccola apertura potremmo farla, ma senza stravolgere alcunché. Oggi come commissione Urbanistica abbiamo fatto un sopralluogo all’Addaura e alcune strutture sono troppo vicine alle abitazioni, lì bisogna valutare caso per caso salvaguardando anche la costa e il paesaggio. Il Pudm dovrà rendere quella parte di Palermo fruibile per turisti e cittadini, alcune strutture andranno smontate in inverno”.
Pubblicato il
06 Agosto 2014, 18:49