09 Luglio 2013, 16:23
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PALERMO – Il consiglio comunale approva una mozione sulla movida e adesso il ricorso al Tar è più in bilico che mai. Sala delle Lapidi, infatti, ha dato il via libera alla proposta del Pdl che, in pratica, impegna la giunta a posticipare di un’ora lo stop alla musica il venerdì e il sabato e soprattutto prevede maggiori controlli sugli abusivi.
La mozione, in sé, non agisce sull’ordinanza sindacale ma se, come sembra, l’amministrazione Orlando dovesse recepire i suggerimenti dell’Aula (approvati da maggioranza e opposizioni con la sola astensione di Pd, Ora Palermo e del consigliere del Mov139 Loris Sanlorenzo) modificando così l’ordinanza, decadrebbe di fatto il ricorso presentato al Tar da alcuni gestori dei locali riuniti nell’associazione “Vivo civile”. “La mozione prevede una rimodulazione dell’orario garantendo maggiore flessibilità e trovando un punto di incontro tra commercianti e cittadini – spiega il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo – ma non riguarda solo la musica perché si chiedono anche maggiori controlli per la lotta all’abusivismo, con più interventi dei vigili, e per evitare gli sforamenti del tetto dei decibel dovuti non solo alla musica ma anche agli schiamazzi. Ma non consento a nessuno strumentalizzazioni: la mia mozione è stata presentata il 6 giugno, ben prima del ricorso al Tar”.
Ad astenersi, invece, Pd e Ora Palermo. “Si tratta di una pezza a un’ordinanza che presenta ben altre criticità – spiega Fabrizio Ferrara – spostare gli orari è solo un’indicazione doverosa ma riduttiva, bisogna puntare a rivedere ciò che riguarda i decibel con il piano di zonizzazione e meglio disciplinare cosa si intende con l’asporto. È una pezza troppo piccola per un problema così importante. Ci auguriamo che sia solo il primo passo per affrontare nel merito le emergenze legate alla movida, a partire dal prossimo Put”.
La mozione presenta anche un ordine del giorno, che impegna la giunta a presentare il piano di zonizzazione acustica previsto per legge ma mai approvato a Palermo, e due emendamenti. “La conferenza dei capigruppo ha integrato l’atto – dice Pierpaolo La Commare, vice capogruppo del Mov139 – il piano di zonizzazione sarà la cornice sistematica in cui specificare i livelli di inquinamento acustico“.
Adesso bisognerà capire quanto tempo servirà per la modifica dell’ordinanza, che potrebbe arrivare prima che il tribunale amministrativo si pronunci sul ricorso. “Sono modifiche insufficienti che addirittura creeranno più danni – commenta Antonio Ferrante, presidente di Vivo civile – è un provvedimento sconclusionato. Il sindaco ha impiegato un mese e mezzo per valutare le nostre proposte, sarebbe strano se ci mettesse 24 ore a modificare l’ordinanza. C’è qualcosa che ci sfugge. Vogliamo vedere fino a che punto si spingono pur di non ammettere di aver commesso un grave errore, la verità è che hanno terrore di questo ricorso”.
Ma la polemica scoppia anche fra le associazioni di categoria, con Vivo civile che si scaglia apertamente contro la Confartigianato di Nunzio Reina. “Quando l’abbiamo incontrato, sabato, neanche aveva letto l’ordinanza – continua Ferrante – e ci proponeva le stesse cose dell’assessore Di Marco”. “Non capiamo che strategia ci sia dietro o se era tutto previsto per evitare il ricorso al Tar – rincara la dose il vicepresidente di Vivo civile Marcello Robotti – non capiamo perché si interessi la Confartigianato, che non rappresenta i gestori dei locali, e apprendiamo di una mozione che porterebbe a uno slittamento di un’ora quando non erano queste le richieste dei gestori dei locali. Gestori che non vogliono assolutamente arrecare danni ai residenti con questo spostamento, ma che chiedevano di mantenere gli orari e ritoccare esclusivamente i decibel. L’amministrazione va ancora una volta contro la città, forse per evitare di andare in giudizio al Tar”.
A stretto giro di posta la replica di Reina. “La Confartigianato Palermo ha tra i suoi iscritti 150 gestori di locali, perché ci occupiamo anche di imprese commerciali. Quando ci siamo incontrati non l’avevo letta, è vero, ma mi sono documentato. Mi chiedo perché questo attacco non l’abbiano fatto quando si è parlato di gazebo, quando abbiamo fatto una battaglia contro gli abusivi che ha permesso a chi era in regola di continuare a lavorare”.
LE REAZIONI
“Questo primo mese di entrata in vigore dell’ordinanza – dice Francesco Bertolino del Mov139 – così come preannunciato l’assessore Di Marco, è stato un banco di prova. Quanto approvato oggi non fa altro che recepire da parte della cittadinanza e delle associazioni di categoria la richiesta di alcuni ritocchi che lasciano sostanzialmente intatta l’impostazione dell’ordinanza che è necessaria e fatta bene”.
“La mozione è stata fortemente voluta da me – aggiunge il pidiellino Alessandro Anello – in quanto vicepresidente della commissione Attività produttive per aiutare i locali che erano in difficoltà”.
“Ancora una volta la minoranza, con la mozione presentata dal Pdl – dice Giuseppe Federico di Grande Sud – toglie le castagne dal fuoco all’amministrazione. L’approvazione del documento boccia l’operatore dell’assessore Di Marco, sarebbe stato opportuno prima di emanare questa ordinanza aspettare il piano traffico e la zonizzazione acustica, bisognerebbe solamente rafforzare i controlli per combattere gli abusivi e fare rispettare le leggi che regolamentano la materia in oggetto, anche così l’ordinanza é da revocare”.
“ Il Consiglio comunale ha approvato una mozione condivisa, che per venire incontro all’economie locali rappresentate dai tanti esercenti cittadini e nel rispetto delle esigenze dei residenti, invita il Sindaco a prorogare di un’ora, per i giorni di venerdi’ e sabato, i limiti orari, gia’ indicati nell’ ordinanza sindacale del maggio 2013, relativi alle attivita’ di somministrazione di bevande e lo svolgimento di attivita’ musicali notturne”. Lo dice il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, che aggiunge: “i gestori di pub e locali notturni nei fine settimana potrannono cessare le predette attivita’, quindi, a partire dalle ore 2 e non piu’ all’una. Si tratta di un provvedimento temporaneo ed e’ auspicabile che i temi oggetto dell’ordinanza sindacale possano trovare risposte piu’ adeguate in strumenti che sono necessari per riorganizzare l’intero settore, come ad esempio il piano di zonizzazione acustica o ancora il piano urbano del traffico, che tra le altre cose individuera’ le aree’’. “L’ordinanza – prosegue – introduce anche il tema del contrasto degli esercizi abusivi, promuovendo iniziative per potenziare il controllo e la repressione di attivita’ e locali non in regola, la cui presenza sul territorio danneggia non solo gli esercenti in regola, ma anche i residenti”. “ Credo nel processo partecipativo – che e’ anche in alcuni settori un obbligo di legge – e auspico – conclude- che come avvenuto in questo caso (in cui sono stati sentiti cittadini e associazioni di categoria) tutti provvedimenti, che coinvolgano interessi collettivi e di categoria siano il frutto di un confronto e siano in grado di contenere e contemperare i diversi interessi coinvolti”.
“Non siamo d’accordo ad incrementare le ore di attività musicale della movida palermitana, non siamo d’accordo per rispetto alle orecchie e al diritto al riposo di centinaia di migliaia di palermitani che da anni soffrono notti insonni. L’interesse generale è sempre preminente rispetto a quello di singole categorie. Gli interessi dei gestori di pub e locali notturni, in regola con le licenze commerciali, si garantiscono con una forte repressione di ogni fenomeno di abusivismo che regna incontrastato nella nostra città. Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento sulla lotta all’abusivismo, invitiamo l’Amministrazione Comunale a procedere nel percorso di regolamentazione dei pubblici esercizi”. Lo dichiara Rosario Filoramo del Pd.
“Grazie all’emendamento, condiviso con altri colleghi – afferma il consigliere Rita Vinci del Mov 139 – il consiglio comunale ha invitato l’Assessore ad allungare di un’ora l’attività di intrattenimento musicale dei locali ubicati nel centro storico e nelle borgate marinare. La proroga è stata limitata, per rispettare le esigenze dei cittadini residenti, ai soli giorni di venerdì e di sabato, rispetto all’ordinanza dell’amministrazione. Come consigliere del Mov 139 e componente della Commissione Attività produttive – conclude Rita Vinci – ritengo che con questo emendamento abbiamo contribuito a sostenere lo sviluppo e i livelli occupazionali di uno dei pochi settori che fortunatamente soffre di meno della crisi.”
“Stamani ho presentato in consiglio comunale un ordine del giorno che impegna il Sindaco, la Giunta e gli uffici comunali a predisporre nel più breve tempo possibile il Piano di zonizzazione acustica come previsto dalla normativa vigente; a relazionare e aggiornare il consiglio comunale ogni tre mesi sui lavori di predisposizione del Piano di zonizzazione acustica; a predisporre, tramite la Polizia Municipale adeguatamente formata in materia di inquinamento acustico, un controllo delle sorgenti di rumore provenienti dalle attività di pubblico spettacolo e misurare il numero di decibel nel pieno rispetto delle norme vigenti.” Lo afferma in una nota il consigliere comunale Antonino Sala del gruppo consiliare Mov 139.
“La mozione approvata dal Consiglio Comunale sui locali notturni è linea con la posizione di dialogo che abbiamo tenuto per mesi e rispecchia con quanto discusso ieri dalla Conferenza dei capigruppo con le associazioni dei commercianti. Soprattutto, non stravolge ma anzi fa proprio lo spirito dell’ordinanza sindacale emessa qualche settimana fa.” Lo afferma Marco Di Marco, assessore alle attività produttive commentando il testo approvato oggi a Sala delle Lapidi. “Nei prossimi giorni – conclude Di Marco – gli Uffici provvederanno ad individuare le modalità tecniche di attuazione del provvedimento, predisponendo una modifica della prima Ordinanza.”
“Con l’approvazione da parte del consiglio comunale di oggi della mozione inerente il prolungamento dell’orario di concessione della musica all’interno dei locali – dice in una nota Eduardo De Filippis – si riscontra esattamente ciò che ho sostenuto sin dal principio sull’utilità di questo provvedimento. Il consiglio comunale ha sposato alcune delle richieste scritte nella controproposta presentata dai commercianti all’assessore Di Marco, certamente un passo in avanti ma è chiaro che il problema più importante per la vita dei locali è l’aumento dei limiti sonori a 80 db. Ritengo che il sindaco debba prendere atto sia della mozione approvata dal consiglio comunale, che del legittimo ricorso al TAR presentato dai componenti dell’associazione Vivo Civile, facendo un passo indietro revocando questa ordinanza”.
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09 Luglio 2013, 16:23